Cassazione: reato sminuire credibilita’ Testimone di Geova
E’ reato sminuire la credibilita’ del Testimone di Geova. L’avvertimento arriva dalla Cassazione per la quale e’ offensiva ”la volonta’ di ledere e sminuire il credito” di qualcuno solo perche’ appartiene ”ad un credo religioso diverso rispetto a quello storicamente e culturalmente radicato nella societa’ italiana”. In questo modo, la quinta sezione penale (sentenza 7017) ha confermato la condanna per diffamazione nei confronti di Francesco M., un piemontese che espose un cartello davanti a casa annunciando ”per la sfortuna di avere un Testimone di Geova come confinante vendo immobile con progetti di ampliamento”. Denunciato dal vicino di casa testimone di Geova, Francesco M. e’ stato condannato dal Tribunale di Torino, l’8 luglio 2009, anche a risarcire i danni al vicino offeso Domenico L. R. Inutile il ricorso in Cassazione volto a dimostrare che il termine Testimone di Geova non e’ percepito in modo negativo dalla collettivita’.
sentenza Cassazione sulla credibilità dei Testimoni di Geova È una ulteriore sentenza, semmai ce ne fosse stato davvero bisogno vista la giurisprudenza disponibile, che sancisce di fatto il diritto di espressione e la libertà di culto, giammai messe in discussione dalla Costituzione stessa, ma più volte calpestata dallo stesso Vaticano quando silenziosamente ha permesso che i suoi rappresentanti (preti, parroci e sacerdoti) perseguitassero i Testimoni di Geova sin dai tempi del fascismo. La sentenza rende giustizia alle minoranze, siano esse cristiane (anche se di altro credo come i Testimoni di Geova) e non, come buddisti o islamici. La guerra di religione è vecchia (e stupida), e nel tranello di sentirsi autorizzati a fare la stessa cosa ci sono caduti molti che, vittime della loro stessa ignoranza e arretratezza culturale, hanno pensato (senza brillare di acume) che agire come ha fatto il clero fosse la cosa giusta da fare. Il rispetto della persona e per le sue idee non ha controindicazioni. Va manifestato e basta, e la cosa migliore semmai non è quella di stare alla larga da coloro che hanno una diversa opinione, ma di prendersi un po’ del proprio tempo per starli a sentire proprio perché "diversi". Nella loro diversità, a volte, è possibile trovare proprio la ricchezza interiore che ci manca.