Cassazione: riconosciute al lavoratore le mansioni di fatto anche se sulla carta sono assegnate ad un superiore
I lavoratori, d’ora in poi, saranno più tutelati in azienda. Infatti devono essere loro riconosciute quelle mansioni svolte in azienda anche laddove
l’impresa ha conferito formalmente quell’incarico ad un superiore.
A giungere a questa interessante conclusione è stata la Corte di Cassazione con la sentenza n. 27825 del 30 dicembre 2009, con la quale ha respinto il ricorso delle Poste, sostenendo che “Al
fine di escludere il diritto del dipendente alla superiore qualifica –
si legge in sentenza – per effetto dei contenuti professionali delle
mansioni svolte per il periodo di tempo minimo previsto dalla
normativa, non è sufficiente che il datore di lavoro, nell’esercizio
del suo potere organizzativo, conferisca ad altri dipendenti la
titolarità formale delle mansioni stesse, ovvero degli elementi più
qualificanti delle stesse (nella specie, la responsabilità di un
reparto qualificato come unitario)”.