Cassazione: rischia il carcere il Vigile che non esegue un ordine
Commette reato il Vigile Urbano che non esegue un ordine impartitogli da un suo superiore. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con la sentenza n. 38119 del 28 settembre 2009, estendendo la linea dura non solo ai militari, ma anche ai Vigili Urbani. In particolare, il Vigile rischia fino a due anni di reclusione qualora si rifiuti di effettare un posto di blocco o si rifiuti di fare dei controlli presso i negozi.
Si legge in sentenza: “Si rende colpevole del reato di cui all’art. 329 c.p. il vigile urbano che
si rifiuta di obbedire agli ordini impartitigli dal superiore
gerarchico, comandante del corpo di appartenenza, di instaurare un
posto di controllo della circolazione stradale e di eseguire
sopralluoghi per la verifica di regolarità presso centri di attività
artigiane”.