Casse previdenziali professionali: sì del Senato ad aumento contributo integrativo
Integrativo fino al 5% per le Casse di previdenza.
E’ stato approvato dal Senato, con uno solo voto contrario, il disegno di legge del 5 aprile 2011, n. 2177, recante la modifica dell’articolo 8 del d.lgs. 10 febbraio 1996, n. 103, concernente la misura del contributo previdenziale integrativo dovuto dagli esercenti attività libero-professionale iscritti in albi ed elenchi, già approvato dalla Camera dei deputati.
Il disegno di legge in commento offre la possibilità alle Casse di Previdenza professionali di “nuova generazione” l’innalzamento, appunto, del contributo integrativo sul volume d’affari fino al 5%, con destinazione di parte del contributo all’incremento dei montanti individuati (previa delibera da parte dei competenti organismi).
La seconda parte della novella, concernente anche i regimi pensionistici che adottino il sistema di calcolo contributivo, prevede che l’ente o cassa competente possa destinare parte del contributo integrativo all’incremento dei montanti individuali.
Il provvedimento ha come scopo quello di migliorare le prestazioni pensionistiche da parte delle Casse che applicano, appunto, il sistema contributivo (calcolo delle pensioni in base ai contributi realmente versati) e non sulla media degli ultimi redditi percepiti come, invece, prevede il sistema retributivo.
La novità concerne anche le Casse di previdenza di dottori commercialisti e ragionieri, che, allo stato attuale, applicano un integrativo del 4%.
La riforma mette sullo stesso livello i professionisti iscritti a una cassa di nuova generazione (d.lgs. n. 103/96) e quelli iscritti a un ente di vecchia generazione (d.lgs. n. 509/94); tutti potranno destinare le nuove risorse alle pensioni.
Il disegno di legge in oggetto dovrà, ora, ricevere il via libera della Camera per la terza lettura a Montecitorio.