Cdm: “Ok tetto a stipendi pubblici”
Addio agli stipendi d’oro dei manager pubblici, quelli che hanno
destato scalpore. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro
della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, di concerto con il
ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ha approvato uno schema di
regolamento che introduce un tetto alle retribuzioni pubbliche sia per
i dipendenti sia per i collaboratori.
Un limite massimo agli stipendi che interessa quindi sia i
lavoratori subordinati, che quelli autonomi ma direttamente o
indirettamente a carico della finanza pubblica, compresi quindi i
contratti d’opera di natura continuativa, di collaborazione coordinata
e continuativa e di collaborazione a progetto.
Le retribuzioni
interessate, si legge nello schema, “non potranno superare il
trattamento economico complessivo spettante per la carica di Primo
Presidente della Corte di cassazione (attualmente circa 300 mila euro).
Restano fissate al limite stabilito nel 2007 le retribuzioni della
Banca d’Italia e delle Autorità indipendenti”.
Per concludere
l’iter di approvazione il testo dovrà passare ora al vaglio del
Consiglio di Stato e delle Commissioni parlamentari.