Censimento, Istat: piccoli problemi, on line 210mila modelli
Numerosi cittadini che oggi, in diverse città, si sono recati agli uffici postali per la consegna, nel primo giorno utile, del modello compilato relativo al 15/o censimento generale della popolazione delle abitazioni, non hanno potuto dar corso all’operazione. In alcuni uffici postali – è accaduto, ad esempio, in via Zanardi, a Bologna, – il personale ha detto di non esser ancora pronto, in altri casi – in via Massaciuccoli, a Roma, ma anche in altri uffici postali della Capitale – alcune persone, intorno alle ore 10, sono state invitate a presentarsi “in un altro momento” per l’impossibilità di realizzare la connessione informatica per il ritiro del questionario. Analoghi disagi di connessione informatica sono stati segnalati in diversi uffici postali di Milano, Napoli e Palermo.
ISTAT, PICCOLI PROBLEMI, ON LINE 210MILA MODELLI – Dopo i problemi registrati ieri sul sito dell’Istat per la compilazione on line del questionario del 15/o Censimento della popolazione l’Istituto di Via Balbo fa il punto della situazione con Patrizia Cacioli, direttore della Comunicazione intervenuta a Radio Ires. “Il sito non è mai caduto, è stato solamente intasato a causa di un elevatissimo afflusso. L’entusiasmo dei cittadini è stato forte sin dalle 9 di ieri mattina, noi abbiamo potenziato i server e speriamo di non avere più problemi. Abbiamo già acquisito on-line 210 mila questionari. Siamo molto soddisfatti”.
Per Patrizia Cacioli ci sono stati “dei piccoli problemi. In ogni caso c’è ancora tantissimo tempo per rispondere”. La dirigente dell’Istat interviene anche sulle possibili sanzioni in mancanza di risposte. “La multa va da 200 euro a 2000 euro, io mi avvicinerei più alla parte più bassa della forbice -precisa Cacioli- qualora dovessero esserci problemi. Ma noi cerchiamo di avere un rapporto di collaborazione e dico che arrivare alla multa è molto difficile perché ci deve essere la volontarietà di non rispondere o di rispondere in maniera errata falsando il responso. Noi dobbiamo solo fotografare la situazione reale del nostro Paese, non chiediamo dati sul reddito o sul numero di case che si hanno”.
E’ scattata l’ora X della compilazione del questionario per il censimento generale della popolazione, e gli italiani hanno risposto prontamente alla chiamata mettendosi di buon mattino dinanzi ai pc di casa per compilare online le risposte. Più di mezzo milione di accessi solo nelle prime ore, un boom che fa gridare al successo l’Istat ma che fa andare in tilt il sistema informatico, che evidentemente non era preparato a questo affollamento. Il popolo del web non fa sconti, e su Internet impazzano le proteste di chi ha cercato di adempiere al proprio dovere ma non ci è riuscito per il malfunzionamento del sito. Un sindacato dei ricercatori, l’Usi/Rdb, parla apertamente di “flop” e “figuraccia” e chiede le dimissioni del presidente dell’Istat Giovannini.
E’ cominciata così la giornata più importante del Censimento generale della popolazione, quella che produrrà la “fotografia” dell’Italia: il 9 ottobre 2011 è infatti la data di riferimento della rilevazione, cioé le informazioni che ognuno deve fornire devono essere aggiornate alla data odierna, né un giorno prima né un giorno dopo. “Alle 9.30 mi sono connesso al sito – scrive all’ANSA un sindacalista dell’Usb – ho inserito username e password e mi sono messo ad aspettare… sono le 16.15 e sto ancora aspettando la risposta del server. Ho anche composto più volte l’apposito numero verde per avere informazioni e tutte le volte mi è stato risposto di riprovare più tardi perché gli operatori sono tutti impegnati”. L’Istat si scusa e fa sapere che “già dalle prime ore del mattino sono stati registrati picchi di 500 mila collegamenti contemporanei al sito del censimento”, e questo grande afflusso ha “creato di conseguenza rallentamenti e difficoltà di accesso”. Telecom, per conto di Istat, “sta già al lavoro per aumentare la potenza del sistema installato”. Nel frattempo, chi si è connesso ma non riesce a compilare il questionario per motivi tecnici vedrà comparire un avviso, con il quale si ringrazia per la tempestività ma si invita a connettersi più tardi o nei prossimi giorni, visto che c’é tempo fino alla fine dell’anno per adempiere al dovere di rispondere alle domande. Il censimento interessa 25 milioni di famiglie e oltre 61 milioni di cittadini, italiani e stranieri, residenti in 8.092 comuni.
La consegna dei plichi è in programma fino al 22 ottobre e da oggi e’ possibile consegnare la versione cartacea del questionario negli uffici postali e negli uffici comunali del censimento. In entrambi i casi, i cittadini riceveranno una ricevuta, da conservare, per l’avvenuta compilazione. Una guida in 19 lingue, contenuta nel plico giunto a casa, aiuterà la compilazione del questionario. Dal 21 novembre e fino al 29 febbraio 2012, entreranno in campo 60 mila rilevatori con l’incarico di raccogliere i questionari non ancora restituiti oltre che di rilevare le convivenze negli ospedali, nei conventi o negli alberghi, come delle abitazioni non occupate e degli edifici.