Centri riabilitazione caccia a nuovi fondi per evitare la serrata
Recuperare dalla spesa prevista per le politiche sociali gli ulteriori
fondi, dopo lo stanziamento di dieci milioni di euro deciso quattro
giorni fa, da mettere a disposizione dei centri di riabilitazione
privata in modo da neutralizzare la loro protesta e scongiurare la
serrata. È l’ipotesi alla quale stanno lavorando i tecnici
dell’assessorato regionale alla Sanità per colmare un buco di quasi 12
milioni di euro: cifra richiesta dalle sigle sindacali che
rappresentano i 170 centri accreditati della Campania che si occupano
della riabilitazione dei soggetti diversamente abili, per garantire le
prestazioni fino al 31 dicembre prossimo. Bocche cucite e nessuna
dichiarazione ufficiale, ma in Regione si sta lavorando ad una bozza di
intesa, mentre i rappresentanti del comitato di agitazione dei centri
di riabilitazione della Campania (che vede coinvolte le sigle Anisap,
Aspat, Union Sanità e esponenti dei centri privati) si vedranno questo
pomeriggio alle 18 per fare il punto della situazione e valutare le
successive forme di lotta. «Attendiamo novità dalla Regione entro
questa sera – dicono le associazioni di categoria – in caso contrario,
domani mattina andremo a protestare sotto Palazzo Santa Lucia e
bloccheremo immediatamente le prestazioni a cominciare dal territorio
dell’Asl Napoli 2 Nord».