Nessun rinvio, da oggi sono in vigore le sanzioni per i medici che non trasmetteranno per via telematica i certificati di malattia visto «che il sistema è a regime» ha detto il ministro Brunetta. Per i sindacati dei medici però non è vero niente e la categoria è entrata in agitazione per un lavoro che trova “impossibile” perché mancano i mezzi.
Nel giorno dell’avvio delle sanzioni per i certificati on-line i nostri medici ci segnalano che il sito «è bloccato già da ieri sera e ancora in queste prime ore del mattino. E per una risposta dal Call Center si impiegano fino a 18 minuti. Per questo ci sentiamo presi in giro dal ministro Brunetta». È quanto afferma il segretario nazionale della Fimmg, Giacomo Milillo che sottolinea: «il sistema non funziona». I disagi «sono ben noti» al ministero della Pubblica Amministrazione, prosegue Milillo, precisando: «li abbiamo più volte segnalati. Il sistema non è a regime e per questo abbiamo appreso con amarezza il no del ministro Brunetta alla richiesta di rinviare le sanzioni per il mancato utilizzo dei certificati on-line. Lo stato di agitazione va avanti». I medici «sono offesi e umiliati perché, se il progetto della certificazione on-line ha fatto qualche progresso, il merito è soprattutto loro che con le proprie risorse hanno compensato le carenze di un sistema improvvisato».
Angelo Testa leader dello Snami è un fiume in piena e annuncia lo sciopero della categoria: «Non ci rimane che rivolgerci alla Procura della Repubblica per far luce su una vicenda che da una parte vede le Regioni che non hanno ottemperato nel mettere a disposizione dei medici i sistemi per la trasmissione telematica e dall’altra sanzioni sino al licenziamento o, per i medici convenzionati, la decadenza dalla convenzione in modo inderogabile dai contratti o accordi collettivi».