Che il Governo investa di più in formazione e ricerca!
Secondo studi comparati tra l’Italia e il resto dei Paesi Europei è emerso che soltanto il 19 per cento dei giovani italiani di età compresa tra 25 e 34
anni ha conseguito una laurea. In Europa abbiamo una media del 30%. All’interno dell’Italia stessa, vediamo che i laureati dai 35 ai 44 anni sono il 14%, mentre quelli dai 45
ai 64 anni sono addirittura il 10%. Gli italiani tra i 25 e i 64 anni, inoltre, ha conseguito come titolo di studio più elevato la licenza di scuola
media inferiore. Come vogliamo che il nostro Paese vada avanti e miri al rinnovamento se le premesse sono queste?
Si parla di arretratezza culturale, ma crediamo che il problema sia alla base.
«A mio parere – spiega la portavoce di Noiconsumatori.it, la Dott. Claudia Petruccelli – il Governo dovrebbe innanzitutto cominciare col dare maggiori incentivi alle famiglie meno agiate (che in questo periodo sono davvero molte). Non è un luogo comune, ma penso che un ragazzo che scelga di andare all’università, debba prima di tutto avere una famiglia alle spalle che lo mantenga, una famiglia che abbia la ‘fortuna’ di lavorare – qui a Napoli, è già una fortuna avere un lavoro -, una famiglia che possa dargli dei soldi per acquistare i biglietti dei trasporti, che possa comprargli i libri di testo per studiare e che possa fornirgli anche dei soldi per garantirgli una vita sociale ‘normale’, intendo prendere un caffè con un amico, mangiare una pizza etc. Se non ci sono prima di tutto queste basi fondamentali – continua la portavoce -, come fa un ragazzo a scegliere di andare all’università?
È chiaro che la sua scelta sarà quella di andare a lavorare. Con i tempi che corrono e l’inflazione che sale ogni mese di più, ma come può un ragazzo pensare di dedicarsi seriamente allo studio? Sì, è vero, si può studiare e lavorare insieme, ma certamente non si avrà lo stesso rendimento e poi non ci lamentiamo che i ragazzi ‘invecchiano’ all’università che si laureano molto tardi
».
«A che serve spendere milioni e milioni di euro nella banda ultra-larga e
nell’alta velocità – afferma l’avvocato Angelo Pisani, presidente di Noiconsumatori.it – se poi non c’è personale specializzato per attivare e far funzionare questi servizi? Il Governo deve investire
sempre più nella formazione e nella ricerca, ma deve anche aiutare chi sta dietro ai nuovi specializzandi. C’è bisogno – conclude l’avvocato Pisani – di piano straordinario che aiuti famiglie e studenti, se vogliamo veramente uscire dalla crisi
economica
».