All’epoca
della sua adozione, nel 2004, la legge 40 sulla procreazione
medicalmente assistita suscitò un gran dibattito e venne seguita,
l’anno successivo, da alcuni quesiti referendari volti ad abrogarne
determinati passaggi. Oggi, in seguito a una sentenza del maggio 2009
della Corte Costituzionale che interviene proprio su uno dei passaggi
fondamentali di quel testo, una commissione del ministero della Salute
sta elaborando un documento che – stando alle indiscrezioni – impatterà
considerevolmente su chi dovesse fare ricorso alla fecondazione
assistita.
I suggerimenti della commissione
Nel
testo in questione, che sarà consegnato al ministro della Salute,
sembra che si auspichi che non venga posto a carico delle coppie il
costo del congelamento di embrioni prodotti in sovrannumero durante le
procedure di fecondazione assistita. Le spese di conservazione degli
embrioni dovrebbero, invece, essere sostenute dai centri di
fecondazione assistita accreditati a livello regionale.
Piccolo riassunto sulla legge 40
Qualora
questo indirizzo venisse accolto e seguito, si tratterebbe di
un’importante inversione di rotta, resa auspicabile anche dagli
sviluppi che negli anni ha avuto la legislazione in materia. Con
l’entrata in vigore della legge 40, gli embrioni prodotti potevano
essere al massimo tre e il congelamento era possibile solo in
situazioni di assoluta necessità, andando a carico del centro in cui
veniva effettuato l’intervento. Ma l’anno scorso, in maggio, la Corte
Costituzionale bocciò il testo di legge, eliminando il vincolo massimo
della produzione di tre embrioni da impiantare contestualmente,
lasciando al medico la libertà di decidere il numero di embrioni da
produrre e stabilendo l’obbligo di congelare quelli in sovrannumero.
Possibili sviluppi
Dalla
decisione della Corte, dunque, discende la necessità di identificare le
modalità più corrette per la crioconservazione degli embrioni prodotti.
Adesso, a quanto sembra, i palazzi della politica sembrano orientati a
risparmiare queste spese alle coppie che si sottoporranno ai
trattamenti di fecondazione assistita.