Chiusura Curve, mancati incassi per 1,3 milioni di euro
Sono sufficienti pochi calcoli per valutare che sarà ingente il danno economico sia per la società che per gli abbonati delle curve. Il club non potrà vendere biglietti per gli incontri con la Fiorentina, con il Palermo, con la Juventus e con la Regg
Fonte: Il Mattino
Il danno dopo la beffa. Arriva puntuale per il Napoli e per i tifosi della squadra di Reja. Sono sufficienti pochi calcoli per valutare che sarà ingente il danno economico sia per la società, sia per gli abbonati delle due curve. Il club non potrà vendere biglietti per gli incontri con la Fiorentina, con il Palermo, con la Juventus e con la Reggina. La sanzione, infatti, varrà sino al 31 ottobre. Gli abbonati delle curve non potranno accedervi, quindi perderanno quattro delle diciannove partite previste dal «contratto» stipulato con il Napoli. Il danno per De Laurentiis. I posti delle due curve sono 28.200 (14.600 nella A e 13.600 nella B). Gli abbonamenti sottoscritti, ad ieri, sono all’incirca 20.000 (11.000 nelle due curve): va ricordato a tal proposito che «la campagna abbonamenti si chiuderà improrogabilmente oggi», come annunciato dal dg Marino la scorsa settimana. Dunque, il Napoli avrà circa 17.200 posti a partita da vendere nelle due curve. Considerando che il costo dei tagliandi di questi settori va dai 18 ai 24 euro e facendo una media di 20 euro per ciascuna delle quattro partite a porte chiuse (Fiorentina, Palermo in notturna, Juventus e Reggina), si sa che il Napoli riceverà una perdita di circa 344.000 euro ad incontro. Una cifra che diventa considerevole per le quattro gare: 1 milione e 376.000 euro circa. Un danno che, comunque, non è solo economico. Un San Paolo senza la presenza dei tifosi delle curve è uno stadio senza la sua anima. È da quei settori che il più delle volte parte l’incitamento alla squadra. È in quei settori che, delinquenti a parte, nasce il tifo più appassionato, quello che spesso è stato decisivo per lanciare all’attacco gli azzurri. Un esempio? Basta dare uno sguardo ai risultati. Dal 16 dicembre 2006 al 30 settembre 2007 in occasione di quattro incontri disputati a porte chiuse (tre nella stagione 2006-07: Napoli-Mantova 0-0, Napoli-Piacenza 1-0 e Napoli-Arezzo 2-2 e uno in quella del 2007-98: Napoli-Genoa 1-2) il Napoli conquistò soltanto cinque punti sui dodici in palio. Il danno, ovviamente, non investe solo la società, ma anche la parte sana dei tifosi delle due curve. Al momento di sottoscrivere l’abbonamento hanno pagato 225 euro. Ovvero 11,84 euro a gara considerando che sono diciannove gli incontri al San Paolo. Per quattro partite, il danno sarà di 47,36 euro. «Senza calcolare il danno morale perché non potremo vedere la nostra squadra», osservano giustamente. E sono già pronte migliaia di cause di abbonati che chiedono giustizia. «È irragionevole e inammissibile che si limiti anche la libertà personale e molteplici diritti di cittadini che non hanno compiuto nessun illecito divenendo vittime proprio delle stesse istituzioni che dovrebbero tutelarli», ha detto l’avvocato Angelo Pisani, presidente di Noiconsumatori, che si dichiara fiducioso del buon esito delle legittime richieste dei suoi assistiti, annunciando di essere pronto a coinvolgere i massimi organi della comunità europea per l’affermazione della verità dei fatti
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