Cina, città del sesso costruita e poi smantellata perché ‘diseducativa’
La costruzione del primo Parco del Sesso della Cina, che avrebbe
dovuto aprire in ottobre a Chongqing, nel sud del Paese, è stata
bloccata dalle autorità locali che l’hanno definito “volgare e
diseducativo”. La chiusura del cantiere e la distruzione delle enormi
statue che raffiguravano organi genitali maschili e femminili è stata
ordinata dopo la visita di He Shizhong, responsabile del dipartimento
della pubblicità di Chongqing.
La pubblicazione su numerosi
giornali e siti web delle foto delle statue, venerdì scorso, aveva
acceso un ampio dibattito tra i fautori del parco e i suoi critici. “E’
un peccato ma accettiamo la decisione”, ha commentato Yang Xiaoyong,
uno degli ideatori del parco, che si sarebbe dovuto chiamare ‘Il Paese
dell’Amore’. Il resto della zona turistica di Yangrenjie, ha dichiarato
un funzionario al quotidiano Global Times, verrà invece costruita “come
previsto”. “Ci scusiamo con i cittadini che sono stati offesi (dalle
statue) e ci impegniamo a far sì che il resto della zona turistica sia
sviluppata in modo civile e sano”, ha aggiunto il funzionario.