Cina, non pagò il pedaggio autostradale: cancellata la sentenza all’ergastolo
Le autorità cinesi hanno deciso di
cancellare la sentenza all’ergastolo inflitta a Shi Jianfeng, il
contadino della provincia dell’Henan, accusato di aver evaso pedaggi per
otto mesi per un totale di oltre 550.000 dollari.
Lo riferisce il China Daily. «Poiché il fratello minore del Signor
Jianfeng ha dichiarato di essere lui il vero responsabile – ha fatto
sapere Wu Fangxiao, portavoce della corte della cittadina di Pingdinshan
– e anche in considerazione del fatto che la pena applicata è stata
troppo severa, abbiamo deciso di rinviare il caso alla polizia per
ulteriori indagini». Secondo il tribunale che aveva
deciso per la sentenza di ergastolo, Shi Jianfeng era riuscito ad
evitare i pedaggi falsificando le targhe e facendole sembrare targhe
militari, che sono esentate dal pagare. Pochi giorni dopo la sentenza
il fratello minore dell’uomo si presentò alla polizia dicendo di essere
lui il vero colpevole della falsificazione e dell’evasione.
Il caso ha avuto una vasta risonanza nel paese suscitando numerose
polemiche. Lo scorso 17 gennaio il presidente del tribunale della
provincia annunciò la sospensione e la messa sotto inchiesta dei giudici
che avevano pronunciato quella sentenza. Intanto è di oggi la notizia,
apparsa su diversi giornali locali, secondo la quale il Ministero dei
Trasporti cinese avrebbe deciso di abbassare l’importo dei pedaggi
stradali.
A seguito della vicenda del contadino dell’Henan, infatti, molte persone
anche tramite alcuni blog su internet hanno evidenziato come,
soprattutto in alcuni tratti, i pedaggi stradali in Cina siano troppo
elevati e non alla portata di tutti.
Il vice Ministro dei trasporti, Weng Mengyong, ha dichiarato che le
nuove politiche in materia saranno pubbliche e trasparenti ed ha
annunciato uno specifico piano per ridurre gradualmente i pedaggi, in
particolare sulle strade secondarie, nonchè per incrementare il sistema e
l’utilizzo del trasporto pubblico.