CINEMA: FILM IN RITARDO CAUSA SPOT, CONDANNATO MULTISALA> SENTENZA GIUDICE PACE NAPOLI, RISARCIMENTO DANNI A SPETTATORI>
(ANSA) – NAPOLI, 11 MAG – E’ illegale, da parte dei cinema, > far cominciare i film in ritardo rispetto all’orarioannunciato, > proponendo una lunga serie di spot pubblicitari agli spettatori > gia’ seduti in sala. Con questa motivazione il giudice di pace > di Napoli ha condannato un multisala campano a risarcire i danni > (550 euro ciascuno) a due napoletani che avevano protestato per > l’inizio della proiezione dopo quasi un’oradall’orario > annunciato sui giornali e su internet.> La vicenda risale al 25 dicembre 2002: ”Il film in > questione, ‘Natale sul Nilo’, era stato annunciato per le23.10 > – hanno riferito i ricorrenti – ma l’accesso in sala e’stato > consentito solo alle 23.30, e addirittura la proiezione e’ > cominciata alle 00.05, dopo una interminabile serie dispot”.> Il giudice di pace di Napoli, Giuseppe Rachiglio della > settima sezione civile, ha dato ragione ai due spettatori – > difesi in giudizio dall’avvocato Angelo Pisani, presidente del > movimento Noi Consumatori – condannando la societa’ titolaredel > multisala al risarcimento dei danni ed a pagare oltre 950 euro > per le spese legali del processo.> Nelle motivazioni della sentenza, il giudice si sofferma sul > principio secondo cui gli spettatori pagano solo per assistere > al film prescelto, e non a spot non richiesti: il mancato o > ritardato adempimento all’orario prefissato degli obblighi > contrattualmente assunti all’atto della vendita del biglietto > incide negativamente sullo spettatore, e cio’ determina una > responsabilita’ che si traduce nell’obbligo di risarcire i > danni.> ”Da oggi in poi – commenta l’avvocato Pisani – icinema > valuteranno bene prima di imporre fastidiosi spot pubblicitari, > soprattutto se cio’ fa slittare in modo intollerabilel’orario > di inizio del film per cui si e’ pagato”. Perl’avvocato il > ritardo determina ”una ingiusta ed illegittimaappropriazione > del tempo dell’utente-contraente, con un altrettantoillegittimo > bombardamento pubblicitario a tutto vantaggio degli introiti del > proprietario del cinema, la cui utenza viene inconsapevolmente > sfruttata e strumentalizzata per fini speculativi”. Nonsolo: > stare seduti in sala per mezz’ora a vedere filmatipubblicitari, > invece dello spettacolo scelto, ”altera l’umore e le > aspettative di relax dello spettatore, compromettendo il > divertimento per il quale si era pagato il biglietto”.> Infine, secondo Pisani, annunciare un orario di inizio del > film diverso da quello realmente programmato rappresenta un > ”manifesto esempio di pubblicita’ ingannevole, inquanto si > pubblicizza un prodotto riservandone invece un altro, a completa > e sola discrezione e vantaggio economico del venditore, senza > alcun preavviso al pubblico e con modifica dei tempi e della > qualita’ del prodotto pubblicizzato a danno degliutenti”. > (ANSA).