Circolo sportivo, colf, asilo e pay tv ecco le “spie” del nuovo redditometro
L’Agenzia delle entrate ha presentato oggi a Roma il nuovo redditomentro. Dalla barca al cavallo, dal pezzo di antiquariato all’iscrizione al circolo sportivo, passando per asili, spese per colf, o pay tv, sono circa cento le voci del nuovo strumento ritenuto fondamentale nella lotta all’evasione fiscale. “Con una procedura semplicissima – ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Attilio Befera – i contribuenti potranno verificare la coerenza tra il livello di spesa il reddito dichiarato”.
In un primo momento il redditometro in versione aggiornata, che metterà insieme una serie di parametri per verificare se il reddito dichiarato, o che il contribuente si appresta a dichiarare, sia coerente con il tenore di vita, sarà sperimentale. La funzione matematica studiata prende a riferimento cinque aree geografiche (nordest, nordovest, centro, sud, isole), undici tipi di nuclei familiari e cento voci di spesa divise in sette categorie. Si tratta, come spiega la stessa Agenzia, di “cento voci rappresentative di tutti gli aspetti della vita quotidiana”. C’è il divano, ma anche il cellulare, la casa di abitazione e il caravan, l’iscrizione alla palestra, ma anche all’università, per arrivare alle spese per veterinario. La capacità di spesa del contribuente è scandagliata a 360 gradi, dai gioielli fino alle donazioni in denaro a favore di Onlus.
“E’ innanzitutto uno strumento di compliance – sottolinea ancora Befera – a disposizione dei contribuenti che potranno così capire la coerenza tra le loro spese e il reddito che hanno dichiarato”. Con il redditometro “avremo la possibilità di non scocciare – ha aggiunto Luigi Magistro, direttore centrale accertamento delle Entrate – chi non merita di essere scocciato e non impiegheremo risorse inutilmente, quando c’è una grande massa imponibile da far emergere”.
Il meccanismo prevede che se viene accertato uno “scostamento” limitato tra la spesa effettiva e il reddito dichiarato, il fisco non procederà. Invece, nel caso in cui dovesse apparire una situazione di rischio medio di evasione, quindi in presenza di uno scostamento elevato, l’Agenzia chiederà ulteriori approfondimenti al contribuente per eventuali accertamenti di natura presuntiva. E in assenza di adeguati chiarimenti si procederà all’accertamento sintetico.
Il software verrà sperimentato, con la collaborazione delle categorie, per un paio di mesi. L’obiettivo è che da gennaio i cittadini possano controllare la coerenza tra spese e reddito dichiarato, e soprattutto reddito che intendono dichiarare. Il primo anno di riferimento per il redditometro è quello delle dichiarazioni 2010, riferiti ai redditi 2009.