Cita il Comune per danni, rischia di perdere il lavoro
Cita per danni il Comune di Napoli per i disagi e il forte stress dovuti alla condizione di difficoltà in cui è costretto a lavorare. Il risultato? Il Comune minaccia di bloccargli l’attività. E’ successo a Giuseppe Esposito, tassista napoletano assistito e difeso dall’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it, che tempo fa citò il Comune per danni in quanto il suo lavoro veniva ostacolato, in termini di stress fisico e mentale, dal mancato controllo della viabilità, dal traffico e dalla cattiva manutenzione stradale: disagi pubblici che dipendono dagli inesistenti interventi del Comune di Napoli. Questi continui disservizi procuravano al lavoratore partenopeo ripercussioni negative sia a livello economico, sia fisico e psicologico. Infatti l’avvocato Pisani e il suo assistito citavano il Comune per le “insopportabili condizioni di traffico urbano ed in particolare ingorghi, blocco ed intasamento delle cosiddette corsie preferenziali che nonostante siano riservate a taxi e mezzi pubblici da apposite ordinanze comunali, sono impercorribili e non sono controllate né dalla Polizia Municipale, né dagli ausiliari del traffico ragione per la quale i clienti spesso interrompono in anticipo le corse e abbandonano il taxi; strade dissestate e pericolose; improvvise ed incomprensibili modifiche dei sensi di circolazione; emergenza smog ed inquinamento acustico ed ambientale che si ripercuotono sulla salute fisica e psicologica del tassista”.
Ma la risposta che è arrivata dagli uffici di Palazzo San Giacomo è a dir poco sconcertante.
L’Ufficio Sicurezza e Mobilità Urbana del Comune partenopeo, ha notificato la citazione invitando il tassista Giuseppe Esposito alla presentazione innanzi al Giudice di Pace della certificazione che attesti l’idoneità di questi allo “svolgimento dell’attività di conducente. In caso di “inadempimento, l’ufficio provvederà al fermo del taxi”.
“L’illecito civilistico, e quindi anche amministrativo e patrimoniale che deriva da ciò – continua Pisani -, verrà fatto presente alla Procura Generale della Corte dei Conti affinché venga informata del comportamento e della reazione smisurata della dirigente dell’ ufficio comunale e della conseguente azione risarcitoria che ne scaturirà per la lesione dei diritti inviolabili patiti dal mio assistito, e tutelati al massimo livello dalla Carta Costituzionale così come integrata dalla Carta Fondamentale dei Diritti Umani dell’Unione Europea, di Nizza, entrata in vigore il 1/12/2009. Vi sarà un presumibile danno per l’erario per responsabilità personale di un pubblico dipendente verso il quale si potrà poi avviare un’azione di rivalsa ove ne venga accertato il dolo o la colpa grave” – conclude Pisani.