Città vivibili, Napoli solo all’89° posto Bocciata in ecologia, trasporti, rifiuti
Il nord registra qualche segnale di
miglioramento mentre il sud rimane ancora arretrato. Questi i risultati
della XVI edizione di Ecosistema urbano di Legambiente, il rapporto
annuale – presentato oggi a Roma – realizzato con la collaborazione di
Ambiente Italia, che stila la classifica della qualità ambientale delle
città italiane. Il dossier prende in considerazione diversi parametri
ambientali, tra cui il trasporto pubblico, le isole pedonali, le zone a
traffico limitato, l’efficienza della depurazione e la raccolta
differenziata. La migliore città italiana in campo ambientale risulta
così Verbania, seguita da Belluno (vincitrice delle due precedenti
edizioni), Parma, Bolzano e Siena. Dall’altro capo della classifica, la
maglia nera va a Catania, Crotone, Agrigento, Frosinone e
Caltanissetta. Verbania vince per i miglioramenti nelle PM10, nella
raccolta differenziata (leader in Italia con il 72,8%), nel rapporto di
emissioni di CO2 per passeggero del trasporto pubblico.
Catania è invece ultima a causa di diversi fattori: spreca il 50%
dell’acqua potabile della rete, depura soltanto un terzo dei suoi
scarichi fognari, ha una percentuale di differenziata pari al 3% ed ha
un mediocre trasporto pubblico.
Tra le quattro metropoli la migliore è Milano, al 46/mo posto, seguita
da Roma al 62/mo, Torino al 77/mo, e chiude Napoli all’89/mo.
Se si migliora, osserva Vittorio Cogliati Dezza, presidente di
Legambiente, «l’ecosistema urbano offre un ambiente migliore ai propri
abitanti e contribuisce alla riduzione delle emissioni. Proprio dai
centri urbani, in vista del vertice di Copenaghen, potrebbe partire una
sfida in tre settori determinanti: edilizia, mobilità e inversione
dell’effetto ‘isola di calorè».