Cittadini Ue, addio alla Carta di soggiorno
In vigore da domani le nuove regole per la circolazione e il soggiorno dei cittadini comunitari: chi rimane per più di tre mesi dovrà solo iscriversi all’anagrafe. LINK: Stranieri in Italia |
Cambiano da domani le regole per l’ingresso e il soggiorno dei cittadini dell’Unione europea e dei loro familiari: non servirà più la carta di soggiorno rilasciata dalla questura ma sarà sufficiente l’iscrizione anagrafica presso il Comune, come per il cittadino italiano. È questa una delle novità principali introdotte dal decreto legislativo 30/2007, che dà attuazione a una direttiva europea sul “diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri”. Secondo la nuova legge, i cittadini dell’Unione possono soggiornare in Italia fino a tre mesi senza alcuna condizione o formalità, “salvo il possesso di un documento d’identità valido per l’espatrio rilasciato dal loro Paese”. Lo stesso diritto è esteso ai loro familiari extraue, purchè abbiano un passaporto valido e siano arrivati in Italia con un regolare visto d’ingresso. Per un periodo superiore ai tre mesi possono invece soggiornare i lavoratori autonomi o subordinati, gli studenti e chiunque abbia risorse sufficienti per non pesare sull’assistenza sociale e un’ assicurazione sanitaria. Anche in questo caso il diritto di soggiorno è esteso ai familiari. Chi si trova in queste condizioni dovrà chiedere al Comune l’iscrizione all’anagrafe, allegando i documenti che attestano il suo diritto a soggiornare per più di tre mesi in Italia. Al momento della richiesta, gli verrà rilasciata una ricevuta con i suoi dati, il domicilio e la data di presentazione della domanda. Questo documento, di fatto, sostituirà la vecchia carta di soggiorno per cittadini Ue, che con questa nuova legge viene abolita. Il cittadino dell’Unione europea che ha soggiornato legalmente e in via continuativa per cinque anni in Italia conquista il diritto al soggiorno permanente. La continuità del soggiorno non è comunque interrotta da assenze inferiori ai sei mesi l’anno o di durata superiore se dovute a obblighi militari oppure fino a dodici mesi consecutivi per motivi rilevanti (gravidanza e maternità, malattia, studio, distacco per motivi di lavoro). La categoria di “familiari” ai quali viene esteso il diritto di soggiorno in Italia è piuttosto vasta: il coniuge, il partner che ha contratto con il cittadino dell’UE un'”unione registrata sulla base della legislazione di uno Stato membro”, i discendenti diretti di età inferiore a 21 anni o a carico, gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge o del partner. Viene infine agevolato l’ingresso e il soggiorno di altri familiari a carico o conviventi e del partner col quale il cittadino dell’Unione abbia una relazione stabile debitamente attestata. |
Servizi Pubblici ———————————————– PER UN’ACQUA, UNA TELEFONIA, TRASPORTI, ENERGIA, E QUANT’ALTRO NECESSITI, PUBBLICI! ———————————————– Gentilissimi Presenti, carissimi Cittadini e Partecipanti Attivi, nell’augurarvi un felicissimo Nuovo Anno, permettetemi oggi di esporre nei seguenti quattro punti una breve ma ampia analisi ed una precisa sintesi propositiva. 1) Il pubblico impiego assegnato a vita è ANTIDEMOCRATICO ed ANTIREPUBBLICANO: tutti gli incarichi dello Stato, perfino la Presidenza della Repubblica e del Consiglio, devono essere rimessi al POPOLO dopo un certo numero di anni, mentre un dipendente del Catasto, del Comune, della Provincia, della Regione, della Pubblica Istruzione, dei tanti Uffici dello Stato, dell’ASL, della RAI, delle Forse dell’Ordine, etc. etc. possono rimanere al "loro" posto, di fatto accaparrandoselo, per tutta la vita. A volte perfino trasferendoci poi i propri figli! Nei fatti l’Italia non è ancora una Res Publica bensì è per gran parte Cosa Loro, dei pubblici dipendenti a vita. Con negative, pesanti ripercussioni anche sul mondo della politica, poiché molti dipendenti pubblici a vita vanno poi a formare i vari governi che si succedono. 2) Quando nacque la nostra Costituzione, c’era fretta di riprendere il normale corso delle cose e l’ordinamento del pubblico impiego non potè essere sviluppato come di dovere. Tuttavia i padri fondatori della nostra Res Publica, consapevoli della necessità di una evoluzione, scrissero apposta il benedetto Articolo 3: "… E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese …". 3) E’ proprio questa ANOMALIA DEMOCRATICA, questo retaggio d’epoca borbonica, questo rimasuglio oligarchico dell’assegnazione a vita di un BENE COMUNE, della proprietarizzazione di una PUBBLICA RISORSA, a creare la quasi totalità dei problemi d’oggi ed a far fuggire verso il settore privato importanti attività economiche (come la gestione dell’acqua, della telefonia, dei trasporti, dell’energia, etc.) che pure sarebbero dovuti rimanere nel settore pubblico. E questo è l’elenco delle pubbliche amministrazioni: http://www.istat.it/strumenti/definizioni/elenco_amministrazioni_pubbliche/elencoS13.pdf, di quegli Enti che andrebbero completamente reinterpretati nei metodi e negli scopi sotto ben altri influssi e con ben altre visioni che quelle attuali. 4) ATTENZIONE: si badi che il pubblico impiego a rotazione non licenzia bensì ASSUME! Infatti esso prevede il riassorbimento nel settore pubblico di molte delle attività economiche oggi private. Questa è infatti l’estrema sintesi del complessivo progetto: PUBBLICO IMPIEGO A ROTAZIONE COMPRENDENTE ATTIVITÀ ECONOMICHE PER UNA METÀ DELL’INTERO. La nostra economia è fortemente squilibrata verso il privato proprio perché anche il solo pensare ad un pubblico impiego più corposo mentre è ancora sottomesso all’assegnazione a vita, alla CASTA STATALE, alla MAFIA di STATO, quindi ad ogni genere di corruzione ed inadeguatezza, è qualcosa che fa male solo a pensarlo! Ma una volta restituito alla cittadinanza, il pubblico impiego potrà riprendere consistenza riacquisendo tante attività di primaria importanza come la gestione dell’acqua, dell’energia, della telefonia, dei trasporti, etc. etc. Ecco allora, care Presenti, che il progetto di un pubblico impiego a rotazione si rivela portatore del sacro diritto di ogni cittadino all’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese, proprio come auspicato dalla Costituzione. E si rivela pure unica possibilità di un http://lavoro-minimo-garantito.hyperlinker.org assistito a sua volta dal più tradizionale reddito da cittadinanza. Nella pratica tale progetto ha l’obiettivo di realizzare ciò che, nella generale e più gran confusione dei tempi, può apparire impossibile: condurre TUTTI, nessuno escluso, nel giro di pochissimi anni, ad un grado di FELICITA’ e SICUREZZA straordinariamente di gran lunga superiore ad oggi, permeando pure la società di un forte sentimento di soddisfazione per un realizzato ideale di EGUAGLIANZA e GIUSTIZIA. Carissimi Cittadini e Partecipanti Attivi, lottare per un obiettivo alla volta, senza disporre di una visione chiara della situazione attuale e soprattutto di un rinnovato progetto sociale, complessivamente e precisamente individuato, è un approccio fallimentare. Se davvero aneliamo un nuovo mondo, se davvero vogliamo raggiungerlo e pure nell’arco della nostra stessa vita, sarà bene passare dal tradizionale approccio focalizzato, settoriale, specialistico, ad un più proficuo approccio sistemico, organico, olistico. Iniziamo allora a conoscere per bene il complessivo progetto riportato al link in fondo, studiandone le numerose particolarità. E poi conduciamo le numerose guide e vari maestri progressisti, che spesso, purtroppo, fanno parte proprio di quel marcio sistema da cambiare, ad occuparsi di esso. Ringraziando molto per l’attenzione, rinnovo i miei migliori AUGURI! Danilo D’Antonio Laboratorio Eudemonia Piazza del Municipio 64010 Rocca S. M. TE – Abruzzo tel. 339 5014947 tel. 328 0472332 http://EQUO-IMPIEGO-PUBBLICO-A-ROTAZIONE.HYPERLINKER.ORG