Class Action: chiediamo chiarezza, senza prese in giro!
Dallo speciale
sulla class action pubblicato dal Sole24Ore si evince che la riforma della class action prevede, unico caso in Europa, che
sia il singolo cittadino ad attivarsi contro l’impresa scorretta.
«Non si può pensare che un individuo, un singolo, possa agire contro una grande società, assumendosi il rischio di una condanna alle spese – spiega l’avvocato Angelo Pisani, presidente di Noiconsumatori.it-. Per cosa poi? Magari per protestare contro un apparecchio difettoso di pochi euro o una bolletta più alta del solito. A quel punto – continua l’avvocato Pisani- è ovvio che, per timore di poter pagare tutte le spese del processo, il consumatore rinuncerà al proprio diritto, a suo discapito, facendo arricchire, ancora una volta, chi specula sui consumatori
».
«Non solo si continua a rimandare la sua entrata in vigore, prevista per il 1 luglio, ma si modifica anche il testo in maniera sempre più restrittiva e limitativa dei diritti dei cittadini», è infine il commento del presidente di Noiconsumatori.
Dunque, attendiamo che le cose si facciano più chiare, con l’augurio che anche in Italia si possa godere di un diritto reso esplicito dallo stesso valore semantico della parola : azione collettiva, in cui siano più persone – e non il singolo individuo- a poter combattere contro la scorretta società/multinazionale di turno.