Classi elementari a tempo pieno, già dalla prima, previste per l’anno prossimo
Le classi a tempo pieno in prima
elementare l’anno prossimo saranno quasi 2.500 in più, con un aumento
del 20%. Si passerà quindi dalle attuali 7.000 a più di 9.000 classi
prime che l’anno prossimo potranno usufruire del modello orario di 40
ore settimanali. Lo ha annunciato il ministero dell’Istruzione. Questo
aumento sarà possibile grazie a una serie di azioni messe in atto da
Viale Trastevere. In particolare, il «dimensionamento della rete
scolastica che è andata meglio del previsto. Circa 250 scuole sono
state accorpate grazie anche all’impegno delle Regioni».
Inoltre,
«la parziale soppressione delle compresenze effettuata comunque
assicurando la mensa scolastica. Questo significa che per ogni classe a
tempo pieno vengono nominati due docenti che devono assicurare 22 ore
di insegnamento ciascuno. La classe in cui insegnano ha però un orario
di 40 ore.
Ognuno dei docenti, quindi, ha 2 ore del proprio
orario da poter utilizzare nella scuola. Inoltre, quasi il 50% degli
insegnanti della scuola primaria non è ancora formato per insegnare
l’inglese e sarà necessario prevedere quindi che 2-3 ore dell’orario
scolastico saranno coperte dall’insegnante di inglese e da quello di
religione. Questo significa che le scuole, in base alla loro autonomia,
potranno chiedere ai docenti nominati su ciascuna classe del tempo
pieno di utilizzare più di 2 ore del loro orario di lavoro anche per
coprire il tempo pieno in altre classi».
Grazie a questi
provvedimenti, quindi, il ministero segnala che saranno riconfermate le
«34 mila classi che lo scorso anno hanno usufruito del modello orario
di 40 ore, e a queste si aggiungeranno 2.500 classi prime in più. Le
prime elementari che l’anno prossimo faranno il tempo pieno saranno,
quindi il 20% in più di quest’anno. Si tratta di un dato che negli
ultimi 9 anni non aveva mai subito un aumento così rilevante».
In
tutte le regioni italiane, ci sarà un aumento medio del numero delle
classi di tempo pieno. L’aumento più significativo ci sarà in Veneto e
in Lombardia dove le richieste delle famiglie e le condizioni delle
scuole lo consentono. Ci sarà più tempo pieno, comunque, anche al
centro e al sud del Paese. Va considerato però che nel meridione si
assiste ad un decremento delle iscrizioni dovuto ad una diminuzione
della natalità e al minor numero di studenti stranieri presenti sul
territorio.
Grazie a questi provvedimenti, inoltre, sarà
possibile garantire alle classi prime che lo hanno richiesto un orario
di 30 ore a settimana a fronte delle 27 ore garantite per effetto del
regolamento.
«Basta dare numeri al
lotto sulla scuola: la situazione delle istituzioni scolastiche
italiane è al collasso ed è sotto gli occhi di tutti gli studenti,
genitori, personale docente e non docente». Lo ha detto Giuseppe
Fioroni, responsabile Pd Dipartimento Educazione. «Dire che aumenta il
tempo pieno significa anche trarne le conseguenze: 100.000 alunni in
più che chiedono il tempo pieno corrispondono a 3.500 classi in più e
cioè a 7.000 docenti in più. Critiche anche da Bastico, Garavaglia e
Rusconi.