CODICE STRADA: GIUDICE PACE, INCOSTITUZIONALE NORMA RICORSIPISANI: IMPORTANTE CHIEDERE L’INTERVENTO DELLA CONSULTA
(ANSA) – NAPOLI, 23 OTT – Il giudice di pace di Napoli ha sollevato la questione di legittimita’ costituzionale dell’articolo 204 bis del nuovo codice della strada. La norma attualmente in vigore prevede che nel momento in cui si presenta il ricorso al giudice di pace si debba depositare una somma pari alla meta’ del massimo edittale della sanzione inflitta per l’infrazione.Il caso e’ stato sollevato con un ricorso presentato lo scorso 19 settembre dinanzi al giudice di pace da un automobilista napoletano, A. T., difeso dall’avvocato Angelo Pisani. I vigili avevano multato l’uomo perche’ sul parabrezza della sua auto non era stato esposto il tagliando per la sosta. L’uomo ha sostenuto dinanzi al magistrato che la sua auto non poteva essere messa in moto per un difetto alla batteria e per cui era stato necessario l’intervento di un elettrauto.Nell’esaminare il ricorso con il quale l’automobilista chiedeva la cancellazione della multa ritenendo di non averla commessa, il giudice di pace Attilio Ruggiero ha sollevato un incidente di costituzionalita’. A suo dire la norma che stabilisce il versamento della cauzione per la presentazione del ricorso e’ in contrasto con quanto stabilito dall’articolo 3 della Costituzione che ”statuisce infatti che e’ compitodella Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la liberta’ dei cittadini e creano diseguaglianze tra di essi”.Per il giudice ”non vi e’ alcun dubbio chel’applicazione prativa dell’articolo 240-bis e’ e sara’ fonte di squilibritra la Pubblica amministrazione ed i cittadini ai quali e’ stata elevata una contravvenzione, nonche’ tra loro stessi in forza dei rispettivi redditi e classi sociali”. Quindil’articolo del nuovo codice della strada violerebbe, si legge ancora nelle motivazioni del dispositivo emesso dal giudice Ruggiero, gli articoli 24 e 113 della Costituzione.”E’ importante che sia stata sollevata la questione di costituzionalita’ – commenta Pisani – per una norma che calpesta i diritti dei cittadini, pregiudicando il loro diritto a difendersi da errori e abusi della pubblica amministrazione. Costringere al versamento della cauzione e’ un danno notevole, e un impedimento specie per i meno abbienti”. (ANSA).