Colf, ultimo giorno per sanatoria
Scade alle 24 di oggi la procedura per regolarizzare colf e badanti. Il
Viminale ipotizza una cifra finale di 300mila richieste: poche secondo
sindacati e associazioni, che tornano a chiedere una proroga dei
termini. “Un relativo successo”, dice la Uil, che chiede di
”estendere” questa possibilità di almeno un mese. Maroni difende la
sanatoria e avvisa che chi non vi ha aderito incorrerà in sanzioni.
300 mila hanno aderito all’attuale procedura, segno che l’irregolarità
e’ molto estesa ed il bisogno di integrazione e’ molto forte. Dovrebbe
bastare questo segnale a convincere il nostro Esecutivo che la
regolarizzazione e’ la strada giusta”. La Uil chiede al Governo di
”estendere la procedura almeno di un mese”, di ”allargarla anche ad
altri lavoratori stranieri che lavorano onestamente” e di ”correggere
quelle limitazioni che rendono difficile l’accesso alla legalità” come
i limiti di reddito necessari alla regolarizzazione. ”E’ un segnale –
conclude la nota – che convincerebbe le forze sociali che c’e’ davvero
la volontà di accogliere chi e’ venuto in Italia per lavorare ed
accettare le nostre regole democratiche”.
Maroni:”Nessuna proroga alla sanatoria”
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni, in collegamento telefonico a Mattino5,
è intervenuto sul tema dicendo: “Non ci sarà alcuna proroga del termine
per la regolarizzazione di colf e badanti che scade oggi.” Il ministro
ha contestato chi ha parlato di flop per la regolarizzazione. ”Si sono
fatte – ha spiegato – stime a casaccio, chi ha parlato di 500mila,
700mila, o un milione di domande, ma la norma e’ stata fatta per fare
emergere il lavoro nero di colf e badanti e basarsi sulle stime fatte
per dire che e’ stato un flop e’ sbagliato. Noi registriamo i dati e
questo e’ quanto e’ emerso”. Maroni ha annunciato che non ci saranno
proroghe. ”E’ una norma – ha ricordato – che si conosce da tempo, si
sa la scadenza, e’ una finestra che si chiude oggi. Chi non ha
usufruito della norma per la regolarizzazione, ha deciso di continuare
nel lavoro irregolare e sara’ soggetto a sanzioni previste dalla
legge”.
Il Messaggero: “Torna la badante italiana”
Che
il discreto riscontro della procedura sia dovuto all’aumento di badanti
italiane? Sembra essere questa l’ultima tendenza in fatto di
“governanti” secondo quanto riportato oggi da Il Messaggero.
Con grande sorpresa delle Acli-colf da circa un anno le domande di
italiane agli sportelli sono aumentate consistentemente: “Non era mai
accaduto che qualche italiana offrisse la disponibilità per la
convivenza, finora lo facevano solo le straniere. I numeri sono ancora
limitati, ma ci segnalano un’inversione di tendenza, sono una spia di
un mondo che sta cambiando”. Le badanti insomma tornano a parlare
italiano e sembra essere effetto della crisi. Giovani diplomate o
laureate, donne di mezza età che hanno perso il lavoro o mogli che
hanno i mariti in cassa integrazione.