Commercio: vendite a febbraio invariate
Le vendite al dettaglio a febbraio hanno registrato una variazione nulla (dato grezzo) rispetto allo stesso mese dell’anno scorso ed un incremento dello 0,1% (dato destagionalizzato) rispetto a gennaio. Lo comunica l’Istat, rilevando che le vendite di prodotti alimentari sono aumentate dello 0,3% in termini tendenziali e dello 0,2% in termini congiunturali; mentre quelle di prodotti non alimentari sono diminuite dello 0,1% su base annua e sono rimaste invariate su base mensile.
Tra i prodotti non alimentari, i risultati delle vendite sono piuttosto eterogenei, in termini tendenziali: si va dall’aumento più sostenuto messo a segno dai prodotti farmaceutici (+1,4%) alla diminuzione più marcata raggiunta dai supporti magnetici e strumenti musicali (-7%). Male anche gli elettrodomestici, radio, tv e registratori (-1,9%) e i giochi, sport e campeggio (-1,5%). Tra i gruppi che registrano aumenti, invece, anche foto-ottica e pellicole (+1%), utensileria per la casa e ferramenta (+0,7%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (+0,6%).
BENE SOLO DISCOUNT, +1,5% VENDITE ALIMENTARI – Continuano a registrare un segno negativo le vendite negli ipermercati, che a febbraio, tra le diverse tipologie di esercizi a prevalenza alimentare, registrano il calo più marcato con un -2,2% annuo. Al contrario, gli unici a segnare un incremento delle vendite sono i discount di alimentari, con un +1,5% sempre nel confronto con febbraio 2010. E’ quanto emerge dalle rilevazioni Istat. In generale, nella grande distribuzione le vendite a febbraio registrano una diminuzione dello 0,3% annuo, mentre aumentano dello 0,1% annuo nei piccoli negozi.
CONSUMATORI, CONTINUA RISTAGNO VENDITE – “Continua il ristagno delle vendite”; i segnali sul fronte dei consumi sono ancora “estremamente preoccupanti” per l’economia del Paese: così Adusbef e Federconsumatori commentano i dati Istat sul commercio al dettaglio, rimasti invariati a febbraio nel confronto annuo. Per “una vera ripresa – dicono le due associazioni di consumatori – è indispensabile il rilancio della domanda di mercato”, partendo da “una detassazione per le famiglie a reddito fisso, lavoratori e pensionati, di almeno 1200 euro annui”
CONFCOMMERCIO, CONSUMI ANCORA MOLTO DEBOLI – Per i consumi “nessuna primavera”: questo, in sintesi, il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio di febbraio dell’Istat. “Il quadro generale – afferma in una nota – continua ad essere caratterizzato da una accentuata debolezza dei consumi; dato che si riflette sull’intero sistema economico determinando tassi di sviluppo contenuti, e conferma il permanere di una ripresa a due velocità per le imprese che operano sul mercato estero, in ripresa, e quelle che vivono prevalentemente di domanda interna, in sofferenza”. “Una situazione di sostanziale stazionarietà della domanda – prosegue – che coinvolge tutte le tipologie distributive confermando, in particolare, le difficoltà per l’alimentare e per l’abbigliamento e calzature. Settore, quest’ultimo, che, nonostante il modesto aumento in valore derivante da un andamento lievemente più favorevole dei saldi, non sembra in grado di attenuare le difficoltà in cui versa da tempo”.