Commette reato il genitore che non versa il mantenimento anche qualora il figlio maggiorenne lavora e aiuta i fratelli piccoli
I figli piccoli devono essere mantenuti, anche laddove in famiglia a pensare al sostentamento ci siano fratelli più grandi
che lavorano ed aiutano la madre. Il genitore, quindi, che non versa l’assegno risponde penalmente per non aver assicurato i mezzi di
sussistenza ai minori.
Lo ha deciso la Corte di Cassazione con una sentenza del 2 febbraio 2010 con cui ha spiegato come le responsabilità devono essere estese, oltrechè al caso di aiuti di nonni o di altri familiari,
anche a quello dei figli già indipendenti. E ancora i figli devono essere mantenuti in base alle esigenze che cambiano in base all’età, incluse le spese per la
scuola, il motorino (per esempio) e tutto ciò che può essere considerato utile per avere un buon tenore di vita.
In particolare, in sentenza si legge che “l’obbligo di fornire i mezzi di
sussistenza al figlio minore ricorre anche quando vi provveda in tutto o
in parte l’altro genitore con i proventi del proprio lavoro e con
l’intervento degli altri congiunti atteso che tale sostituzione non
elimina lo stato di bisogno in cui versa il soggetto passivo”. Non solo. “Nella nozione penalistica di mezzi di sussistenza
di cui all’art. 570 c.p. – diversa dalla più ampia nozione civilistica di
mantenimento – debbono ritenersi compresi non più solo i mezzi per la
sopravvivenza vitali (quali vitto e alloggio), ma anche gli strumenti che
consentono, in rapporto alle reali capacità economiche e al regime di vita
personale del soggetto obbligato, un sia pur contenuto soddisfacimento di
altre complementari esigenze della vita quotidiana (quali ad esempio,
abbigliamento, libri di istruzione per i figli minori, mezzi di trasporto,
mezzi di comunicazione)”.