Comunali Napoli/ Fli propone Rivellini:«Candidatura non è frutto di accordi»
Il coordinamento cittadino di Futuro e Libertà che alla luce degli ultimi sviluppi ha deciso di proporre la candidatura dell’europarlamentare Enzo Rivellini a sindaco di Napoli.
«Napoli – sottolinea una nota del partito – ha bisogno di andare oltre, di uomini radicati sul territorio che conoscano la città, che la amino e che possano dare una speranza a cittadini ormai sfiduciati. Enzo Rivellini molto radicato in città, da sempre al servizio della propria Comunità in Regione Campania come in Europa è la migliore garanzia per una nuova Napoli».
Pertanto, il coordinamento cittadino di Futuro e Libertà «ha chiesto formalmente all’on. Enzo Rivellini di assumersi le proprie responsabilità e scendere in campo per dar vita alla nuova Napoli». Inoltre Futuro e Libertà chiede «agli alleati del Nuovo Polo per l’Italia di non arroccarsi con scelte che seppur autorevoli non hanno radicamento, rischiano di essere solo una riproposizione del passato e, quindi, di sostenere la candidatura di Enzo Rivellini».
«Sono felice ed onorato della proposta della comunità umana e politica di Futuro e Libertà. Ribadisco che qualora la mia candidatura si dovesse concretizzare vorrei che sia una candidatura per i napoletani e non frutto di accordi politici coi partiti».
Lo dice l’europarlamentare Enzo Rivellini. «In un momento di grande difficoltà – spiega Rivellini – è giusto che chi ama la propria città consideri di accettare questa sfida ed è per questo che rifletterò con i miei familiari ed i miei amici. Entro sabato 12 marzo, data dell’assemblea costituente di Futuro e Libertà a Napoli, scioglierò ogni riserva che naturalmente non è condizionata ad eventuali accordi tra i partiti, ma solo a motivi personali ed alla eventualità di contribuire alla rinascita della città partenopea».
«Qualora dovessi scendere in campo proporrei agli altri candidati sindaco di Napoli – aggiunge Rivellini – un Patto fra gentiluomini, che preveda sicuramente una dura competizione elettorale ma successivamente, per un periodo pari a metà legislatura, due anni e mezzo, il porsi obiettivi comuni da raggiungere per il bene della città. Obiettivi che possano essere ottenuti col lavoro in sinergia di maggioranza e minoranza, senza sterili polemiche frutto solo di opposizione ideologica. Nell’eventualità che tali obiettivi non si raggiungessero le dimissioni del futuro sindaco, con un ritorno all’esame dei cittadini-elettori, sarebbero necessarie perchè Napoli non può sopportare più fallimenti duraturi che come avvenuto finora hanno determinato danni irreparabili».