COMUNI: NOICONSUMATORI, A NAPOLI SPESE RECORD PER POLITICI E UFFICI
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COMUNI: NOICONSUMATORI, A NAPOLI SPESE RECORD PER POLITICI E UFFICI = PISANI, POLITICA COSTA AI NAPOLETANI 540 EURO IERVOLINO SI DIMETTA Roma, 23 feb. – (Adnkronos) – Troppe spese record a Napoli per politici e uffici, “ancora un primato negativo” per l’amministrazione guidata dal sindaco Iervolino “che dovrebbe prendere atto della sconfitta e rassegnare le sue dimissioni”. Cos’ il Movimento Noiconsumatori.it commenta la notizia riportata dal Sole 24 ore riguardo le spese del Comune di Napoli che per funzionare spende 582 milioni di euro all’anno, cioe’ 540 euro a cittadino. Il Movimento Noiconsumatori.it “denuncia l’ennesimo spreco di Palazzo San Giacomo” che, sottolinea in una nota, “segna il record italiano nei costi della burocrazia comunale, seguito da Enna (483,6 euro all’anno per abitante) e Firenze (446,8)”. “Si tratta degli oneri sostenuti per la segreteria, la ragioneria, l’ufficio tributi e gli altri settori che servono a far viaggiare la macchina comunale” spiega il presidente del movimento Angelo Pisani. “Nonostante la grave crisi -continua Noiconsumatori- il peso delle spese politiche sulle spalle dei cittadini aumenta ogni anno”. “Ancora un primato negativo per l’amministrazione guidata da Rosa Russo Iervolino -afferma Pisani- che dovrebbe prendere atto della sconfitta e rassegnare le sue dimissioni”. “Il 65,7 per cento delle spese del Comune di Napoli sono destinate al personale -continua la nota di Noiconsumatori- tra le citta’ con piu’ di 100 mila abitanti, il capoluogo campano e’ quello che destina piu’ risorse di tutti proprio per i costi dei dipendenti. Basti pensare che il Comune di Roma, invece, ne destina solo il 44,2 per cento e quello di Milano il 40,1 per cento”. “Napoli e’ anche la citta’ che conta la piu’ alta quota di trasferimenti pubblici statali -aggiunge Pisani- grazie a un valore di 659 euro pro-capite. Hanno meno autonomia finanziaria degli altri, piu’ spese per il personale e quindi la necessita’ di avere maggiori trasferimenti dallo Stato centrale”. “In pratica, senza i fondi statali -conclude il movimento Noiconsumatori- il Comune partenopeo non riuscirebbe a far fronte alla sua mole burocratica. Su un bilancio pari a cento, infatti, quasi il 50 per cento delle entrate sono determinate da trasferimenti da parte dello Stato centrale”. |