Con 40 anni di contributi si va in pensione
Quaranta anni di contributi, anche figurativi, bastano per la
risoluzione unilaterale, da parte delle amministrazioni pubbliche, del
rapporto di lavoro del personale dipendente, dirigenziale e non.
Nei
prossimi tre anni, infatti, le PA potranno esercitare la facoltà di
recesso prevista dal vigente co. 11 dell’art. 72 del Dl n. 112/2008,
nei confronti di quei dipendenti che abbiano maturato quaranta anni di
contributi, a prescindere dal numero di anni di servizio effettivamente
svolti.
Restano fuori dal campo di applicazione del requisito
dell'”anzianità contributiva”, oltre ai magistrati e ai professori
universitari, anche i dirigenti medici responsabili di struttura
complessa, che non erano menzionati dal previgente testo normativo.
Questo,
in sintesi, è quanto ha precisato il dipartimento della Funzione
pubblica, con la circolare n. 4 del 16 settembre scorso (in attesa di
registrazione da parte della Corte dei conti), con la quale il ministro
Brunetta ha dettato le istruzioni operative resesi necessarie in
materia a seguito della conversione in legge del Dl n. 78/2009.
L’art.
17, co. 35-novies, della legge n. 102/2009, di conversione del decreto
“anticrisi”, ha modificato il testo dell’art. 72, co. 11, del Dl n. 112
citato, ancorando l’esercizio della facoltà di risoluzione anticipata
del rapporto ai quaranta anni di anzianità contributiva e non a quello
dell’anzianità di servizio effettivo.
La misura, limitata ad un
triennio “sperimentale”: anni 2009, 2010 e 2011, è finalizzata alla
riduzione del personale in servizio e rientra nell’ambito di interventi
di razionalizzazione dell’organizzazione.
Per poter esercitare la
facoltà di risoluzione unilaterale del rapporto, che decorre “dal
compimento dell’anzianità massima contributiva di quaranta anni del
personale dipendente” è necessario un preavviso di sei mesi. È prevista
inoltre una salvaguardia per i procedimenti già avviati. Da segnalare,
infine, che l’amministrazione esercita la facoltà di risoluzione
unilaterale nell’ambito del potere datoriale.
Il testo della circolare tratto da Sistema enti locali