Concerto primo maggio, in 700mila per maratona tra musica e impegno
La pioggia continua a scendere battente, ma piazza san Giovanni resta gremita da una folla, composta soprattutto da giovani, arrivata da tutta Italia e da Roma stessa per seguire il Concertone del primo maggio, l’appuntamento annuale promosso dai sindacati che quest’anno arriva alla sua 24esima edizione. Dalle riprese trasmesse in diretta da Rai3 si vedono intasate anche le vie di accesso alla piazza. Si contano circa 700mila persone, accorse per vedere lo spettacolo dei big che calcano il palco nella serata del Concertone: da Daniele Silvestri a Max Gazzè, da Niccolò Fabi ad Elio e le Storie Tese.
E’ la melodia di 100 violoncelli ad aprire la serata-evento. Sotto la guida di Giovanni Sollima, 100 violoncellisti eseguono in chiave inedita l’inno di Mameli. Geppi Cucciari alla guida della lunga maratona musicale entra in scena con un look decisamente più aggressivo: giacchina in pelle nera e top senza maniche, gonna rosa albicocca. Non esita a sfoderare la sua naturale irriverenza, commentando il progetto di Sollima: “Napolitano ha telefonato e ha detto di abbassare il volume perché Clio sta dormendo”.
La conduttrice inizia un gioco con l’orchestra che si cimenta in diversi brani, da ‘Bella ciao’ fino al alcuni pezzi dei Nirvana come ‘Smell like teen spirit’. Dopo un breve impasse con il gobbo elettronico, Geppi riesce a riprendere le redini dello show e a presentare il cambio di orchestra: il palco passa a Vittorio Cosma che dà vita a un medley di rock progressive. Si avvicendano Giovanni Gulino dei Marta sui Tubi e Banco del Mutuo Soccorso. La serata entra nel vivo con Niccolò Fabi che presenta una cover di Gianni Morandi ‘Un mondo d’amore’. “Mai avrei pensato di sentire Morandi al concertone di Roma, ma il primo maggio può anche questo, sotto la pioggia”, dice con un sorriso la Cucciari, che nel corso della serata ha dovuto reggere alcuni difficili momenti ‘vuoti’, in attesa che il palco venisse allestito e che gli artisti fossero pronti a prendere la scena.
Mentre le migliaia di ragazzi ballano in piazza, nonostante la pioggia, il lavoro, tema centrale della festa da cui si origina il Concerto del primo maggio, non resta sullo sfondo. Sul palco viene portata la testimonianza di lavora la terra: contadini e agricoltori.
Non solo sono ricordati i problemi del mondo del lavoro italiano ma sono raccontate le storie di chi svolge con soddisfazione e orgoglio mestieri antichi e dignitosi. Come Arianna Occhipinti, 30 anni, siciliana: “Produco vino” urla a squarciagola alla folla. “La terra va rispettata per questo non uso pesticidi. La mia uva non ne ha bisogno.
Mi chiamo Arianna e sono fiera di essere un agricoltore”. Si aggiungono anche la voce di un contadino sardo, che mette in evidenza la condizione dei contadini in Sardegna, e un gruppo di contadini laziali che raccontano la quotidianità del loro lavoro.
Grande accoglienza per Nicola Piovani, che crea un momento toccante con le musiche del film ‘La vita è bella’ con cui ha vinto il premio Oscar. Con Daniele Silvestri, il Concertone del primo maggio a Roma entra nel clou della serata. Il cantautore romano porta il brano, già proposto al festival di Sanremo, ‘A bocca chiusa’ con cui conduce la sua lotta di sensibilizzazione per ufficializzare la lingua dei segni. Anche in questa occasione Silvestri è accompagnato da un gruppo di ragazzi del Lis. La sua è una battaglia per rendere ufficiale la lingua dei segni come lo è in 44 paesi del mondo, ma non in Italia. Daniele riscuote un buon seguito di pubblico: invita la gente in piazza a chiudere gli ombrelli e ad applaudire con il lis: la gente asseconda, nonostante la pioggia, alza le braccia e rotea le mani. La piazza si infiamma con l’arrivo, un po’ sospirato, di Max Gazzè. ‘I tuoi maledittissimi impegni’, ‘Cara Valentina’, ‘Sotto casa’, sono i brani che il cantante romano propone accedendo la folla con il suo ritmo. Ma a sorpresa viene raggiunto sul palco da Niccolò Fabi e insieme intonano ‘Vento d’estate’ che ha consacrato al successo Fabi.
La musica, protagonista assoluta della serata, lascia spazio alla denuncia delle scuole in merito ai tagli all’istruzione. “In Italia c’è urgente bisogno di riqualificare e rifinanziare la scuola pubblica”. Così una maestra di Reggio Emilia di nome Giusy Grasselli porta in evidenza, sul palco del Concertone del primo maggio, il problema dei tagli alle scuole e il diritto di tutti i bambini di studiare e di avere un’istruzione. La denuncia degli insegnanti lanciata dal palco di Roma vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessaria alfabetizzazione dei bambini stranieri, che con la riduzione delle risorse destinate alle scuole viene inevitabilmente compromessa.
E’ con Elio e le Storie Tese che la piazza della capitale esplode.
Presentati da Geppi Gucciari iniziano la loro performance con una canzone “per non dimenticare”: ‘Bunga bunga’. Poi la band passa al successo di Sanremo 2013 con ‘La canzone mononota’. Sul palco anche la “cantante virtuosa” Paola Folli. Eugenio Finardi si affianca a Elio per una canzone fatta apposta per il concertone del primo maggio dal ‘A piazza san Giovanni’.
Sono i Crifiu a vincere il 1Mfestival tra le sei band in gara che si sono esibite nel pomeriggio. Prende la scena Federico Zampaglione dei Tiromancino con un brano omaggio di Lucio Dalla ‘Com’è profondo il mare’.
La kermesse della musica si chiude con un’esibizione corale di ‘Viva l’Italia’ e di ‘Prisencolinensinainciusol’ di Adriano Celentano. Ma è il grande Vinicio Capossella che, acclamatissimo dalla folla che resiste sotto la pioggia, canta i successi ‘Al veglione’ e ‘Inno alla Repubblica’ per finire con un ballo collettivo. (LaPresse)