Confcommercio: 20mila negozi in meno La Ue: problema Italia è bassa crescita
«Oltre 50mila esercizi al dettaglio hanno
chiuso nel 2009 e a fine anno si prevede un saldo negativo di circa 20
mila unità». E’ il presidente della Confcommercio, Carlo Sangalli a
lanciare l’allarme. Quest’anno nel settore si conteranno 130 mila
lavoratori in meno e la cifra nel 2010 raggiungerà quota 180 mila.
Detassare la tredicesima. La Confcommercio propone quindi una
detassazione della tredicesima per dicembre 2009 a beneficio dei
redditi fino a 75 mila euro annui. Secondo l’ufficio studi
dell’Associazione la misura comporterebbe un mancato gettito per 5,47
miliardi di euro, senza contare i rientri dovuti a maggiori consumi.
Con l’intervento 27,3 milioni di persone si ritroverebbero in tasca 200
euro in più. Per la copertura dei costi l’Associazione suggerisce di
utilizzare le entrate derivate dallo scudo fiscale.
La Ue: il prolema dell’Italia è la bassa crescita. Per l’Italia
servirà una «correzione moderata» del deficit rispetto ad altri Paesi:
ma «il basso livello di crescita potrà creare maggiori difficoltà per
ogni aggiustamento di bilancio». Lo ha detto il commissario Ue agli
affari economici e monetari Joaquim Almunia.
Casini. «Io continuo a pensarla come un mese fa. Continuo a
pensare che i problemi di questo Paese sono il quoziente familiare, la
pressione fiscale, e tutto questo viene ben prima di un eventuale
disegno sull’immunità parlamentare,che oggi non è una emergenza». Lo
dichiara il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini in un’intervista su
Radio Anch’io. «Una classe politica -aggiunge Casini- che si
preoccupa dell’immunità prima dei problemi delle famiglie e delle
piccole imprese è fuori del mondo». Ma, prosegue «quello che ha detto
il direttore del Tg1, Minzolini, in merito all’immunità parlamentare
non è una follia».
Pensioni. «Dire “non tocco le pensioni” è un atto di egoismo nei
confronti dei giovani. Oggi porsi il problema della riforma delle
pensioni vuol dire porsi una questione di equità tra noi e i nostri
figli», ha aggiunto Casini in merito alle dichiarazioni di ieri del ministro dell’Economia Giulio Tremonti sul sistema pensionistico.
Epifani: tavolo su pensioni troppo basse per i giovani. Sul tema
delle pensioni è ritornato anche Il segretario generale della Cgil che
pur apprezzando le affermazioni di Tremonti sulla necessità di non
riformare ulteriormente il sistema previdenziale chiede un tavolo di
discussione sugli importi delle pensioni che per i giovani saranno
troppo basse. «C’è un problema di rapporto tra le generazioni – ha
detto Epifani rispondendo ad una domanda sull’adeguamento il primo
gennaio 2010 dei coefficienti di calcolo del montante contributivo – il
livello di protezione è troppo basso. Ci vuole una riforma sul sistema
contributivo anche alla luce del crollo del Pil. Il montante
contributivo scende e l’effetto sulle pensioni è pesante. Ci possono
essere correzioni, ci vuole un tavolo. Il no di Tremonti sull’aumento
dell’età pensionabile non vorrei che fosse anche un no ad affrontare
questi temi». «Il fatto che non si voglia toccare la previdenza va bene
anche se è stata toccata per le donne nel pubblico. Ma bisogna rivedere
il sistema guardando le pensioni che saranno troppo basse. C’è anche un
problema dei lavori usuranti, avremmo bisogno di aprire un tavolo su
questo problema».