Congedo più lungo per le mamme europee
La Commissione Ue ha presentato oggi un pacchetto di misure per meglio conciliare la vita privata con il lavoro delle famiglie europee. Le mamme avranno diritto ad una maternità di 18 settimane, mantenendo l’integrità del trattamento e non potranno essere licenziate.
Le mamme europee avranno diritto ad un congedo di maternità più lungo, durante il quale riceveranno il salario completo. La Commissione Ue oggi ha presentato un pacchetto di misure volte a conciliare meglio la vita privata delle famiglie con il lavoro: le donne di tutta l’Ue potranno beneficiare di un congedo di maternità più lungo e attraente. Rivedendo l’attuale direttiva comunitaria, la maternità sarà portata da 14 a 18 settimane e alle mamme sarà versato il 100% del loro salario. Inoltre non ci sarà più l’obbligo, che decorre in alcuni Stati membri, di prendere una parte del congedo prima della nascita e una dopo; la donna sarà libera di scegliere quando usufruire della maternità, in base alla propria situazione privata.
In Italia, ad esempio, il congedo per la maternità è di 5 mesi, 2 mesi prima della nascita e 3 dopo, e la remunerazione prevista è dell’80%. Il Regno Unito è forse il Paese dell’Ue con un congedo più lungo: 52 settimane, cioè oltre un anno, con un salario al 90% per le prime 6 settimane e uno forfettario per il resto del tempo. Anche l’Irlanda ha attualmente un buon welfare per le mamme, che prevede oltre 10 mesi di congedo.
Inoltre la Commissione ha annunciato che rafforzerà la tutela contro il licenziamento e le donne avranno il diritto di ritrovare, al loro ritorno, lo stesso lavoro e potranno, alla fine del congedo, chiedere al datore di lavoro un adattamento dell’orario; tuttavia il datore di lavoro potrà rifiutare questa richiesta. Misure di protezione anche per le donne che svolgono un lavoro indipendente, che avranno la possibilità di beneficiare dello stesso congedo di maternità previsto per le mamme dipendenti, su base volontaria. In Italia e in altri 18 Stati membri questo è già possibile. Le donne che, invece, svolgono un lavoro informale, ad esempio in piccole imprese familiari, avranno accesso alla sicurezza sociale e godranno dello stesso livello di protezione delle lavoratrici indipendenti.
Infine, a luglio 2008, i partner sociali hanno avviato la negoziazione per tutte le altre forme di congedo: quello per i pardi e quello familiare. In questi mesi i partner sociali dovranno pervenire ad un accordo per nuove direttive comunitarie.