“Il Consiglio europeo conviene sulla necessità che gli Stati membri introducano sistemi di prelievi e tasse a carico degli istituti finanziari per assicurare un’equa ripartizione degli oneri e stabilire incentivi volti a contenere il rischio sistemico. Tali prelievi o tasse dovrebbero essere parte di un quadro di risoluzione credibile”: è quanto si legge nel documento conclusivo del Consiglio europeo riunito ieri a Bruxelles, che in questo modo ha raggiunto un’intesa per introdurre una tassa sulle banche. Il Consiglio sottolinea inoltre che “occorre proseguire con urgenza i lavori sulle loro caratteristiche principali e valutare con attenzione le questioni relative a condizioni di parità e agli impatti cumulativi delle varie misure regolamentari. Il Consiglio europeo invita il Consiglio e la Commissione a portare avanti i lavori e a riferire in proposito nell’ottobre 2010”.
Nel documento si stabilisce, per quanto riguarda la strategia per l’occupazione e la crescita, che “gli Stati membri sono determinati ad assicurare la sostenibilità dei bilanci e a conseguire gli obiettivi di bilancio senza indugio e continueranno ad adottare ritmi diversi nel risanamento dei conti pubblici tenendo conto dei rischi di bilancio e di altro genere”.
Nelle conclusioni ci si sofferma inoltre sulla regolamentazione dei servizi finanziari: “Occorre completare con urgenza le riforme necessarie per ripristinare la solidità e la stabilità del sistema finanziario europeo e garantire la resilienza e la trasparenza del settore bancario. È essenziale compiere progressi nei prossimi mesi. Il Consiglio europeo conviene che i risultati degli stress test svolti attualmente dalle autorità di vigilanza bancaria saranno resi noti al più tardi nella seconda metà di luglio.”