(ANSA) – – L’attuale situazione normativa > italiana limita il diritto alla difesa degli utenti nei > confronti delle compagnie telefoniche. E’ quanto sostiene > l’avvocato Angelo Pisani, a nome dell’Associazione europea > difesa dei consumatori, in relazione a una controversia in > tribunale nei confronti di due aziende che hanno eccepito > l’inammissibilita’ di una domanda di risarcimento nonpreceduta > dal tentativo di conciliazione.> In base alla legge, spiega Pisani, questo tentativo andrebbe > effettuato presso i Corecom, comitati regionali delle > comunicazioni: come pero’ spiega la stessa Authority nazionale > di settore, tutto cio’ e’ subordinato all’avviodell’effettivo > esercizio delle funzioni delegate da parte degli stessi Corecom. > Sulla questione Pisani ha chiesto chiarimenti all’Authority, > ricevendo una risposta dal dirigente dell’ufficio contenzioso: > in attesa delle piene funzioni dei Corecom, si possono in > alternativa esperire i tentativi di conciliazione di fronte ad > altri uffici, come gli appositi sportelli esistenti nelle Camere > di Commercio.> Una situazione che, per Pisani, rappresenta ”unoscandaloso > trattamento ai danni degli utenti-consumatori, ancora una volta > vittime sacrificali di fronte alla difesa degli interessi delle > compagnie”. Infatti ”e’ stato creato un murodi gomma che > impedisce ai cittadini di difendersi da abusi e irregolarita’ > delle aziende”: il tentativo di conciliazione e’necessario > prima di adire le vie legali, ma attualmente lo si puo’ > effettuare ”solo presso strutture private o associative,di > fatto a pagamento e sicuramente meno indipendenti di un giudice > naturale”. (ANSA).
