Consumatori,verso stangata su mutui fino a 624 euro anno
Il possibile rialzo dei tassi da parte della Bce ad aprile avrà
“forti ricadute” sulle famiglie – circa 2,3 milioni – che hanno
acceso un mutuo a tasso variabile: per il 7 aprile, prossima riunione del
Consiglio direttivo della Banca europea centrale, si profila “una
stangata” – avvertono Adusbef e Federconsumatori – fino a 624 euro in un
anno. Le rate dei mutui indicizzati subiranno un aumento che andrà – secondo i
calcoli delle stesse associazioni dei consumatori – da 11 euro al mese (ossia
132 euro l’anno) considerando un mutuo decennale di 100.000 euro nel caso in
cui la Bce dovesse procedere ad un rialzo di un quarto di punto (i tassi
variabili passerebbero, quindi, da un minimo del 2% al 2,25%). Le ricadute più
pesanti, invece, si avrebbero nel caso di un mutuo ventennale di 200.000 euro:
nell’ipotesi di un rialzo di mezzo punto, dal 2% al 2,50%, questo comporterà un
aggravio di 624 euro l’anno, 52 euro in più al mese. L’aumento dei tassi di
riferimento comporterà, dicono ancora Elio Lannutti e Rosario Trefiletti –
maggiori oneri anche per rinnovare lo stock del debito pubblico pari a 281
miliardi di euro in scadenza nel 2011: con un rialzo di mezzo punto, la spesa
aggiuntiva sarebbe pari a 1,1 miliardi di euro.
EURIBOR 3 MESI SALE A 1,162%, MASSIMI GIUGNO 2009 – Il tasso Euribor a 3 mesi è salito ai massimi da giugno 2009, spinto
dalla prospettiva di una stretta monetaria della Bce già ad aprile. Il tasso
che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali – e che viene preso
come riferimento dalle stesse banche per indicizzare i mutui – oggi è salito di
sei punti base all’1,162%. L’Euribor a un mese è salito dallo 0,869% allo
0,897% e quello a una settimana ha segnato un rialzo allo 0,848% dallo 0,768%.