Contro crocifisso, magistrato punito

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Una risposta

  1. da Caifas a Pilato Che senso ha mettere il Crocefisso nelle aule di un tribunale dove si applica ordinariamente la giustizia di uno Stato? Cristo fu trasportato in catene da Caifas a Pilato, fu Crocefisso per volontà di una legge umana che non seppe comprendere il suo messaggio. Nel Vangelo c’è chiarezza quando si dice: "Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio", Il Vangelo, inoltre, indica un comportamento che va ben al di là dei comportamenti normati dalle leggi. «Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato» (Luca 6,37). Giacomo scrive: «Chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo?» (Giacomo 4,12). Per rispetto al Crocefisso sarebbe meglio distinguere ciò che è luogo culto da ciò che è luogo di ordinaria amministrazione della giustizia. La Croce esposta nei tribunali sembra volere comunicare che il giudice sia ispirato da quella Croce quando emette i suoi giudizi, ma non è così: si limita ad interpretare leggi umane a volte sbagliate ed a volte sbaglia anche nell’interpretarle. Le tradizioni si possono cambiare per creare ponti di comunicazione e di rispetto tra gli uomini, e ciò non credo che contrasti con lo stesso messaggio del vangelo Lasciamo tutta l’evocazione mistica della Croce nei luoghi di culto, nelle cappelle e nei Calvari. francesco zaffuto http://www.lacrisi2009.com

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