Cosa c’e’ nel Fish&Chips? Nuovo potenziale scandalo
Dopo il tabù infranto della carne equina trovata in prodotti spacciati come di manzo, il Regno Unito potrebbe doversi confrontare con un altro trauma legato a potenziali casi di frode alimentare e questa volta sotto osservazione è il piatto nazionale: Fish & Chips.
Secondo recenti studi sempre più spesso il pesce con cui viene preparato non è merluzzo, come la ricetta richiede, ma una varietà meno costosa, proveniente anche da molto lontano, come il Pangasio vietnamita. Lo riferisce la Bbc.
Una delle ricerche menzionate rileva che almeno il 7% del pesce spacciato per merluzzo nel Paese del Fish & Chips – che si prepara tuffando il pesce in una ricca pastella prima di essere cotto in olio bollente e servito con abbondanti patatine fritte (meglio se poi condito con sale e aceto) – non lo è.
Ciò pone tre ordini di problemi: intanto una chiara violazione dei diritti dei consumatori che ”devono poter essere certi di sapere cosa acquistano o consumano”, sottolinea Stefano Mariani, biologo marino all’Università di Salford e autore di una delle ricerche menzionate. Ma solleva anche importanti quesiti sulla sicurezza alimentare e quella ambientale. Gli esperti invitano infatti a non sottovalutare il principio di tracciabilità dei cibi, che permette di risalire a metodi di pesca utilizzati per valutarne l’impatto ambientale, così come gli eventuali metodi di allevamento.
Studi sono stati condotti anche oltre il territorio britannico ed è emerso che in Europa tra un quarto e un terzo dei prodotti a base di pesce testati contiene altro da quanto indicato sull’etichetta. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, secondo un recente studio il 25% del pesce servito nei ristoranti di New York non è quello che si legge sul menu.
Ed è sempre più complicato, si sottolinea ancora, rintracciare la provenienza del pesce che, al contrario di quanto si possa immaginare, non ha il suo epicentro di smistamento in uno dei grandi porti europei, per esempio, ma all’aeroporto di Francoforte. Dove le autorità continuano a ‘scoprire’ nuove specie fino ad ora sconosciute sul mercato europeo. Il mercato del pesce congelato si è esteso a dismisura con un traffico di container sempre più massiccio proveniente dai luoghi più disparati. Anche per questo settore però al momento la Cina sembra essere in cima alla lista.
Fonte: www.ansa.it