Cosa fare per prevenire una rapina
Un vademecum antirapina con le indicazioni
su come comportarsi in caso di eventi criminosi e un questionario su
racket ed usura da compilare in forma anonima che sarà distribuito alle
categorie più esposte, ovvero gioiellieri, benzinai e tabaccai di
Napoli e provincia. Con queste due iniziative parte «l’operazione
sicurezza» avviata dall’Ascom-Confcommercio della provincia di Napoli
guidata dal commissario Tullio Nunzi. L’opuscolo contenente tutte le
indicazioni su cosa fare e non fare per prevenire una rapina è già
stato utilizzato in Sicilia e contiene anche un modulo intuitivo per la
raccolta dei dati dopo la rapina, al fine di agevolare il lavoro delle
forze dell’Ordine. Il questionario invece, che sarà consegnato nella
prima fase ad oltre duemila commercianti, sarà un vero e proprio
screening sulla consistenza dei fenomeni legati alla criminalità e
all’estorsione in particolare, il cui grado di attendibilità sarà
garantito dall’anonimato assoluto. Lo scopo dell’iniziativa è conoscere
anche i comportamenti dei commercianti che ricevono richieste estorsive
e le relative reazioni. Dal test avviato dall’Ascom partenopea sarà
possibile anche testare la conoscenza degli strumenti messi a
disposizione degli imprenditori dalle leggi antiracket ed antiusura. I
risultati del sondaggio saranno messi a disposizione delle forze
dell’Ordine e della Prefettura per integrare le iniziative messe in
campo per la lotta alla criminalità e resi pubblici dal commissario
Nunzi nel corso di una giornata dedicata alla sicurezza prevista a fine
giugno.
«Il nostro obiettivo è ascoltare dalla viva voce dei
nostri associati, anche se in forma anonima – afferma Nunzi – la
percezione che hanno di questi fenomeni e cogliere ulteriori aspetti
dei fenomeni criminali che non possono emergere dalle statistiche
ufficiali. Puntiamo ad ottenere un quadro preciso e dettagliato,
consapevoli però che denunciare è un preciso dovere morale e c’è
bisogno dell’aiuto delle forze dell’Ordine e delle istituzioni. Il
prossimo passo – aggiunge Nunzi – è l’inserimento nello statuto della
nostra associazione della norma per cui l’Ascom di Napoli si costituirà
parte civile nei processi di racket ed usura nei quali sono vittime i
nostri associati».