Cresce il numero dei vaccinati ora tocca a poliziotti e autisti Anm
Superati gli iniziali timori, sempre più napoletani decidono di
vaccinarsi contro il virus A/H1N1. Sono i cittadini più esposti al
pericolo di contagio o di complicanze, perché hanno patologie tra
quelle indicate nell’elenco stilato dal ministero della Salute o perché
svolgono attività essenziali come poliziotti, agenti penitenziari,
autisti di autobus. L’Asl di Napoli sta infatti distribuendo i vaccini
per i dipendenti delle aziende e degli enti che forniscono servizi
essenziali: polizia di Stato, Rai, aziende di trasporto. Nei 29 centri
vaccinali attivati, ormai da due settimane, dall’Asl di Napoli si
vaccinano in media 350 persone al giorno e il numero è in crescita,
segno che i dubbi sull’efficacia del farmaco preventivo si stanno
dissipando. Venerdì scorso sono stati eseguiti 450 vaccini in città.
«Sta aumentando, seppure sia ancora una cifra modesta, anche il numero
di medici che somministrano il vaccino negli studi privati. Nel
distretto di Fuorigrotta-Bagnoli, ad esempio, siamo saliti a venti
medici. Il clima di diffidenza si sta stemperando. Ad oggi abbiamo
vaccinato oltre tremila soggetti», spiega il direttore sanitario
dell’Asl Napoli 1, Sergio Lodato, illustrando le prossime iniziative
della campagna di prevenzione. A giorni partirà il piano predisposto
dall’assessorato alla Sanità campana per potenziare la rete pediatrica:
si prevede la stipula di un contratto di collaborazione per la durata
di sessanta giorni che consentirà ad ogni quattro pediatri in attività
e raggruppati in associazioni di essere affiancati da un pediatra che
sia di supporto per garantire assistenza anche domiciliare ai bambini
influenzati. Per i soggetti affetti da particolari allergie sono stati
attivati due centri, in aggiunta ai ventinove distribuiti su tutto il
territorio cittadino, dove è possibile sottoporsi alla vaccinazione ed
entrambi si trovano presso strutture ospedaliere: all’Annunziata quello
per i bambini e all’ospedale San Paolo per gli adulti. Prosegue inoltre
il piano di vaccinazione all’interno delle carceri per tutelare guardie
penitenziarie e detenuti considerati a rischio e all’interno dei campi
rom grazie all’aiuto delle associazioni. Ed è in atto una capillare
distribuzione dei vaccini nei centri di dialisi della città.