Cresce l’inflazione stangata sulla scuola
Con la ripresa delle lezioni, il caro-scuola si fa sentire nelle tasche degli italiani. Quest’anno in modo particolare i prezzi giocano al
rialzo. Gli aumenti sono stati in alcuni casi tripli, come confermano i
dati dell’Istat, rispetto all’inflazione generale che è in lieve
risalita su base annua a settembre, dopo il +0,1% segnato ad agosto, e
discesa su base mensile dello 0,2% rispetto al mese precedente. Su base
annua i prezzi balzano del 2,3% rispetto all’anno precedente e del 1,3%
rispetto al mese precedente.
Complessivamente il settore
istruzione registra incrementi: nelle spese per le tasse, per i servizi
dell’istruzione primaria e i prezzi per i servizi di istruzione
secondaria. La salita dei prezzi ha riguardato anche i libri scolastici
(+2,1%) e la cartoleria che è aumentata dello 0,5% su base mensile e
del 2,6% rispetto ad un anno fa. Una vera stangata per i
consumatori che, secondo l’Adoc spenderanno, per il primo anno di liceo
circa 335 euro. L’unica consolazione si può registrare nei prezzi dei
carburanti e degli alimenti che frenano la loro salita.
Complessivamente i prezzi dei prodotti energetici sono diminuiti dello
0,5% su base mensile e dell’11,4% su base annua.