CRISI DI IDENTITA’ Trappole sul web, ecco come tutelarsi
Blog, social network e portali sono una vera manna per i ladri di
identità che stanno facendo incetta dei nostri dati. Il problema,
sempre crescente, è ormai un vero e proprio dilemma che va affrontato
in modo serio perché, dietro al furto di identità, si nascondono spesso
fatti spiacevoli e retroscena criminali. La Rete, come spesso accade, è
foriera di problemi ma trova anche le soluzioni. Eccone alcune gratuite.Il
problema è serio. E lo è soprattutto perché le persone non tendono a
proteggere la propria identità online, per diversi motivi. In primis
siamo portati a pensare che nessuno possa avere interesse ad
impossessarsi dei nostri dati anagrafici, a seguire c’è il fatto che
ancora non si è diffusa la mentalità secondo cui avere una buona
reputazione online è essenziale almeno quanto averla nella vita reale.
La Sophos, un’azienda che si occupa della protezione e della
sicurezza su Internet, ha pubblicato uno studio allarmante: il 41 % dei
furti di identità è frutto della leggerezza con cui gli utenti usano
Facebook. Ora non scatti l’allarmismo e nessuno demonizzi il social
network. Con i suoi 350milioni di utenti è ovvio che i ladri di
identità cerchino di attingere a piene mani dal pozzo, il soggetto non
è Facebook, sono gli iscritti. Zuckerberg e i suoi si sono interrogati
e hanno chiamato non una, ma cinque aziende di consulenza, al fine di
analizzare la situazione e trovare i giusti rimedi perché accettare
l’amicizia di sconosciuti è, in realtà, una delle grosse cause del
problema.
Ci si pone davanti ad un dubbio: se rendere pubblici il proprio nome
e cognome, associandoli alla nostra reale data di nascita attira i
ladri di identità, fornire dati sbagliati non ci aiuta a identificarci
per quelli che siamo. Sono infatti sempre più gettonate le piattaforme
a scopo professionale, come LinkedIn o quelle che uniscono
professionisti di un settore specifico. Non si può neppure prendere in
considerazione l’ipotesi di annunciarsi con nomi o dati fasulli. Oltre
a questo, il tessuto sociale che sta alla base sia del web 2.0 sia del
web 3.0 è proprio la totale trasparenza.
Come è possibile mantenere la più totale sincerità e fare in modo
che nessuno usi i nostri dati senza il nostro consenso? La Rete offre
validi strumenti, di seguito ne elenchiamo qualcuno utile, di facile
uso e soprattutto gratuito.
Gestione identità online
www.findmeon.com : collega tutti i network e verifica la nostra identità
www.spyshakers.com : sistema che permette di gestire la nostra identità
Gestione della reputazione online
www.naymz.com : permette di scrivere qualche riga circa le persone che conosciamo, aiutando così a costruire reali reputazioni online
www.rapleaf.com : un motore di
ricerca che ci aiuta a scoprire la nostra reputazione, con la
possibilità di spendere parole su altre persone che saranno chiamate a
fare lo stesso su di noi.
www.trustpl.us : aiuta a trovare persone di cui fidarsi, in base alle reputazioni online.
Aggregatori di identità
www.onxiam.com : contenitore virtuale in cui posizionare tutte le nostre identità online, per condividerle con chi vuole conoscerci.
www.pfrofilemat.com : aggrega tutti i nostri account in un solo posto
www.venyo.org : crea un prospetto della nostra identità, allacciandosi a tutti i social newtork ai quali siamo iscritti.