Crisi, di male in peggio: previsti inflazione e disoccupazione in crescita
La Commissione Ue rivede drasticamente al
ribasso le previsioni di crescita del Vecchio Continente. Nel 2009 il
Pil di Eurolandia crollerà al -4%, e resterà sotto lo zero anche nel
2010 (-0,1%). Stesse stime per l’Ue a 27. Nella zona euro il dato più
pesante per il 2009 è quello dell’Irlanda (-9,0%), seguita da Germania
(-5,4%), Finlandia (-4,7%), Italia (-4,4%). La Spagna, secondo
Bruxelles, farà registrare un -3,2%, la Francia un -3,0%.
Pil italiano in picchiata. Il
Pil italiano scenderà del 4,4% nel 2009 e, dopo una graduale risalita,
si attesterà solo allo 0,1% nel 2010. È quanto emerge dalle previsioni
di primavera della Commissione europea, che rivedono al ribasso le
precedenti stime del 19 gennaio, secondo cui il pil italiano sarebbe
stato al -2% quest’anno e in ripresa dello 0,3% il prossimo. La
previsione Ue è peggiore rispetto a quella diffusa sabato dal governo
nella Relazione Unificata: pil a -4,2% nel 2009, 0,3% nel 2010.
Inflazione e disoccupazione in crescita. Nel
2009 in Italia l’inflazione si attesterà allo 0,8%, per poi risalire
all’1,8% nel 2010. Sono le ultime previsioni della Commissione Ue, che
per il nostro Paese stima anche un tasso di disoccupazione che
quest’anno salirà all’8,8% e il prossimo al 9,4%.