Crisi, disoccupazione al 9,7% Napolitano: “Ripresa lenta”
Ancora in crescita il tasso di disoccupazione nei Paesi dell’area
dell’euro: in settembre è stato del 9,7% contro il 9,6% di agosto e il
7,7% di un anno fa. Lo rende noto Eurostat sottolineando che si tratta
del tasso più elevato dal gennaio 1999. Nell’Ue-27 il tasso è stato del
9,2% contro il 9,1% di agosto e il 7,1% di un anno fa. In questo caso
di tratta del tasso più elevato dal gennaio 2000. Secondo le stime
Eurostat, in settembre i disoccupati nell’Ue erano 22,123 milioni di
cui 15,324 milioni nella zona dell’euro.
Napolitano: “Riforme indispensabili per la ripresa” – In un messaggio inviato alla presidente dei Giovani
imprenditori di Confindustria, il presidente della repubblica, Giorgio
Napolitano, ha osservato che “negli ultimi mesi si sono manifestati i primi
segnali di miglioramento della situazione economica mondiale. Restano le
preoccupazioni per la lentezza e la fragilità della ripresa in atto, per i
pesanti effetti negativi della crisi sui livelli occupazionali, che rischiano
di perdurare nel tempo, e per le difficoltà strutturali specifiche del nostro
Paese”. “Prospettive durature di ripresa sono quindi legate specialmente in
Italia alla capacità delle istituzioni di avviare riforme condivise atte a
superare quelle debolezze”, ha detto Napolitano, per il quale “d’altro lato è
indispensabile che il sistema delle imprese sia in grado di cogliere con
prontezza le opportunità derivanti dall’attuale miglioramento del quadro
economico internazionale con una attenzione particolare alle prospettive di sviluppo
che possono derivare anche per le piccole e medie imprese da un’intensificazione
dei rapporti economici con i paesi del bacino del Mediterraneo”.