Crisi, Ocse: Italia e Francia in ripresa Bce: Roma non può rinviare le riforme
Si rafforzano i segnali di ripresa delle
maggiori economie. È quanto risulta dal super-indice Ocse di agosto (il
composite leading indicators), che segna complessivamente un aumento di
1,5 punti rispetto al precedente mese e di 0,6 punti in un anno. Tra i
Paesi che hanno segnato ad agosto un incremento maggiore risulta
l’Italia: +2 punti su base mensile e +10,4 punti su base annuale (il
dato tendenziale più alto tra i Paesi considerati nell’analisi Ocse).
Italia e Francia sono anche gli unici Paesi in cui viene indicata una
«possibile espansione» mentre per tutti gli altri si parla di
«ripresa». Su base mensile l’aumento più consistente è segnato dalla
Germania (+2,4 punti).
Negli Stati Uniti l’indice Cli (composite leading
indicators) dell’Ocse segna ad agosto 2009 un aumento di 1,6 punti su
base mensile e un analogo calo su base annuale. Nell’area Euro la
crescita è di 1,7 punti in un mese e 4,1 in un anno; in Giappone
l’aumento è di +1,3 (mese) mentre sull’anno il calo è di 3,9 punti. In
Canada l’indice segna +1,7 punti rispetto a luglio e +1,5 rispetto ad
agosto 2008.
Esaminando l’intensità della ripresa economica delle maggiori
economie europee, risulta che il super-indice Ocse ad agosto è
cresciuto nel Regno Unito di 1,6 punti rispetto a luglio 2009 e di 1,7
rispetto ad agosto 2008. Crescita sostenuta dell’indice anche per
Francia (+1,3 punti mese e +6,6 anno) e Germania (+2,4 e +2,1). Per la
sola Cina il dato si riferisce al mese di luglio e si rileva un
incremento su base mensile (+1,5 punti) e un lieve calo su base annuale
(-0,7%). Calo annuo più accentuato per il Brasile (-8,5) e la Russia
(-10,2) che però su base mensile recuperano rispettivamente 0,4 e 1,1
punti. Infine l’India: +0,9 mese e +0,1 anno.
L’outlook sulla crescita segna per tutte le maggiori economie «ripresa»,
fatta eccezione per l’Italia e la Francia per i quali si parla di
«possibile espansione», anche se l’Ocse avverte che questo dato va
interpretato con «cautela» in quanto questa indicazione è «meno
precisa» rispetto all’indice dei punti vero e proprio.
Trichet: in Italia prevarrà spirito imprenditoriale della nazione.
«Il mio messaggio è che, malgrado tutte le difficoltà, la crisi
rappresenti un’opportunità per l’Europa e, in particolare, per
l’Italia». Lo ha detto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, a
Venezia. L’Italia, ha sottolineato, «è un Paese che, per tradizione, si
rinfranca nelle condizioni più difficili». Molte imprese, in
particolare tra le pmi, «stanno affrontando tempi molto difficili, ma
sono convinto che riusciranno a uscire dai problemi di oggi con una
struttura di costi più snella e un’organizzazione produttiva più
efficiente. Sono fiducioso: le imprese italiane usciranno dalla crisi
meglio di prima. Alla fine, prevarrà lo spirito imprenditoriale che è
nei geni di questa nazione».
«L’Italia non può rinviare le riforme». «Le riforme
economiche non possono essere ritardate» ha detto Trichet, riferendosi
all’economia italiana e specificando che la modernizzazione deve
favorire prezzi più flessibili e includere una «riforma del mercato del
lavoro» che premi la produttività. «Mi piacerebbe incoraggiare le
autorità ad affrontare questi problemi. La crisi – dice Trichet – può
far scattare un piano ambizioso di modernizzazione dell’economia
italiana e renderla più dinamica. Le istituzioni del mercato del lavoro
devono essere riformate per far sì che le retribuzioni del lavoro
riflettano meglio gli sforzi individuali e l’eccellenza a livello delle
imprese. Inoltre la catena dei prezzi deve essere snellita, per
aumentare la flessibilità. Infine occorrerebbe abbandonare le forme di
assistenza sociale che intaccano i redditi disponibili e il potenziale
economico del Paese».
La produzione industriale accelera ad agosto e segna un +7% rispetto
a luglio. Lo rileva l’Istat sottolineando che è il dato congiunturale
più alto dal 1990, inizio delle serie statistiche.Rispetto ad agosto
2008 la produzione è diminuita del 18,3%.
La produzione degli autoveicoli ad agosto segna un vero e
proprio boom rispetto allo stesso mese del 2008 registrando un +45,3%.
Si tratta del dato corretto per i giorni lavorativi mentre il dato
grezzo segna un +119,8%. Il dato è dovuto – precisa l’Istat – al basso
livello produttivo dell’agosto 2008 con un indice pari 11 mentre
quest’anno l’indice della produzione è salito a 25.
Sacconi: dati indicano ripresa. «Il superindice Ocse disegna una
ripresa dell’Italia con più potenzialità rispetto alla media europea.
L’Istat ci dice di un incremento significativo della produzione
industriale ad agosto su luglio». Questo il commento del ministro del
Lavoro, Maurizio Sacconi, secondo cui questi dati «sono non casualmente
indicatori che convergono nel disegnare una ripresa, ancora contenuta
ma significativa rispetto ai mesi trascorsi». Sacconi ha parlato a
margine di una iniziativa del patronato Inas-Cisl.