Critichi il governo?Via la pensione
Alla faccia della democrazia, alle isole Figi hanno pensato a un
modo radicale per limitare il dissenso. D’ora in avanti, chi si
permetterà di criticare il governo del primo ministro Frank Bainimarama
– salito al potere nel 2006 con un colpo di stato – verrà privato della
pensione. Il provvedimento, già criticato dalle associazioni per le
libertà civili, è stato introdotto per “promuovere stabilità nel paese”.
Il
nuovo decreto, che sarà effettivo da lunedì, è stato
condannato aspramente dal reverendo Akuila Yabaki, a capo del Citizens
Constitutional Forum, un movimento per le libertà civili. Yabaki ha
chiesto al governo – attraverso Radio New Zeland International – di
rispettare i diritti umani e di non mettere in atto leggi
discriminatorie. Questo decreto impedisce al paese di progredire. Il
segretario per l’Informazione, colonnello Neumi Lewemi, ha dichiarato
alla emittente radiofonica neozelandese: “Nessuno finora è stato
privato della pensione. Se succederà, gli interessati saranno informati
e potranno fare ricorso. Non abbiamo una lista di persone, si tratta di
una misura generica”.
Bainimarama è salito al potere nel 2006
con un colpo di stato, sostenendo che sarebbe rimasto al governo finché
la situazione fosse divenuta più stabile. Da allora però non si è più
parlato di elezioni. In questo ultimo mese tre magistrati sono stati
licenziati senza un motivo. Aiyaz Sayed-Khaiyum, ministro della
Giustizia, ha detto a Radio New Zealand che i contratti sono stati
revocati da Bainimarama senza una precisa ragione.