Crolla campanile della chiesa di Sant’Agostino alla Zecca
Un pezzo del campanile della chiesa di Sant’Agostino alla Zecca, nel centro antico di Napoli, chiusa al culto per i danni subiti dal terremoto dell’80, è crollata sulla strada sottostante senza provocare fortunatamente danni a persone. La struttura religiosa fu iniziata da Carlo I d’Angiò nel 1259, ma venne completata grazie a Roberto d’Angiò nel 1287. Riedificata in stile rinascimentale dopo il terremoto del 1456, fu rifatta tra il XVII secolo e il XVIII secolo. Il Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it, l’avvocato Angelo Pisani, si dice arrabbiato ed indignato per quanto accaduto: “Non è una novità, c’era da aspettarselo”. “Questa mattina si è sfiorata la tragedia – afferma Pisani -. E’ dal terremoto dell’80 che l’antichissima chiesa è lasciata all’incuria ed al degrado nonostante le tante promesse di restauro, come quella del ministro Bondi che quattro anni fa garanttì insieme a Berlusconi il restauro e la rinascita della chiesa. Le solite promesse al vento e l’ennesimo tesoro negato ai napoletani ed ai turisti. Ricordiamo che nel 2008 furono stanziati anche dei fondi iniziali per avviare i lavori al sito religioso. Dopo questo primo investimento però non ce ne sono stati di successivi, abbandonando la chiesa a se stessa. Oltre allo spreco di soldi, ancora oggi non capiamo il motivo di questa assurda sospensione. Purtroppo i crolli erano annunciati da anni, ma le istituzioni sia locali che nazionali se ne sono altamente lavate le mani. Chiediamo al Governo ed al Ministro Bondi di riattivarsi concretamente per la ristrutturazione del sito che adesso risulta addirittura pericoloso per l’incolumità dei cittadini” – conclude Pisani .