Crollo delle pensioni liquidate nel 2011 Meno 94mila rispetto allo scorso anno
Crollo delle nuove pensioni liquidate nel 2011: nei primi 11 mesi
dell’anno – secondo gli ultimi dati dell’Inps – le pensioni di vecchiaia
e anzianità liquidate sono state 224.856, oltre 94.000 in meno rispetto
allo stesso periodo 2010. Il dato è stato possibile soprattutto grazie
all’effetto finestre.
Il calo più consistente si è registrato per
le nuove pensioni di vecchiaia (età anagrafica di 65 anni per gli
uomini e di 60 le donne secondo le regole vigenti fino al 2011, anni
però che sono diventati 66 e 61 con l’introduzione della finestra
mobile). Nei primi 11 mesi del 2011 sono state liquidate appena 94.216
nuove pensioni di vecchiaia, con un calo del 39,4%. Per le anzianità si è
registrato invece un calo del 20,1%, con gli assegni liquidati nei
primi 11 mesi passati dai 163.507 del 2010 ai 130.640 del 2011.
Sulla
diminuzione hanno inciso soprattutto le nuove regole scattate nel 2011
sulla finestra mobile (12 mesi di attesa una volta raggiunti i requisiti
per la pensione, 18 mesi per gli autonomi) e sull’inasprimento dei
requisiti per l’accesso alla pensione di anzianità (almeno 60 anni di
età con quota 96 tra età e contributi, a fronte dei 59 e quota 95 del
2010, mentre sono rimasti stabili i 40 anni di contributi a qualsiasi
età).
Nel 2011 quindi sono riusciti a uscire solo coloro che
avevano già raggiunto i requisiti nel 2010, perché per chi li ha
raggiunti quest’anno è scattata la finestra mobile che ha rinviato tutti al 2012.
L’andamento
è leggibile con chiarezza nei diagrammi dell’Inps, con il blocco quasi
totale per le pensioni di vecchiaia dei lavoratori dipendenti da maggio
2011 (su 46.778 pensioni di vecchiaia ai lavoratori dipendenti oltre
39.000 sono state erogate tra gennaio e aprile grazie alle uscite con le
vecchie finestre). Per i dipendenti il crollo delle pensioni di
vecchiaia rispetto alle 90.108 accertate nei primi 11 mesi del 2010 è
stato del 48%.
Dal prossimo anno scatteranno le regole previste
dalla manovra correttiva (addio alle quote per l’anzianità, aumento per
l’età di vecchiaia delle donne, cancellazione della finestra mobile
ecc.) ma usciranno ancora con le vecchie regole coloro che hanno
maturato i requisiti nel 2011 e sono stati bloccati dalla finestra
mobile. Quindi il lavoratore dipendente che ha maturato i requisiti per
la pensione a giugno 2011 uscirà a giugno 2012, ancora con la finestra
mobile.
Il calo complessivo delle pensioni ha riguardato sia i
lavoratori dipendenti (da 191.666 a 134.243, con un -29,6%) sia gli
autonomi (da 27.501 a 20.137 per i coltivatori diretti, da 53.416 a
38.107 per gli artigiani, da 46.362 a 32.369 per i commercianti). Se si
guarda solo alle pensioni di anzianità, il calo è stato più consistente
per gli autonomi che per i dipendenti. Nei primi 11 mesi del 2011,
infatti, le nuove pensioni di anzianità liquidate dal fondo lavoratori
dipendenti sono state 87.465, appena il 13,8% in meno rispetto alle
101.558 dei primi 11 mesi del 2010. Per i trattamenti di anzianità dei
dipendenti si è registrato un aumento di 21.135 assegni rispetto ai
66.330 previsti dall’Inps, unico caso per il quale gli assegni liquidati
sono stati superiori a quelli previsti dall’Istituto (nel complesso tra
vecchiaia e anzianità sono stati nei primi 11 mesi del 2011 14.364 in
meno rispetto alle attese).