Crowdmed: la svolta del popolo del web per diagnosticare le malattie rare
Utilizzare la “saggezza delle folle” per risolvere, attraverso internet, i casi medici più difficili, le malattie “rare”.
E’ questa la promessa di CrowdMed, un nuovo social network dove gli utenti leggono i casi sottoposti e provano a fornire una diagnosi.
Invece di basarsi sull’opinione di singoli medici, CrowdMed attinge alla saggezza collettiva di centinaia di utenti, chiamati Detective, per produrre suggerimenti sorprendentemente precisi di diagnostica medica, in modo rapido ed economico.
Il fondatore del sito ha tratto ispirazione dalle vicende sanitarie di sua sorella Carly che, nel 2003, a 18 anni si è ammalata, all’improvviso, senza alcun avvertimento o causa apparente. Questa studentessa universitaria, fino a quel momento felice, socievole e atletica, improvvisamente cade in una profonda depressione. Lascia la scuola e resta a casa dove non può far altro che dormire, per almeno 14 ore al giorno, e guardare la Tv, sentendosi sempre troppo stanca per fare qualsiasi cosa.
Carly viene visitata, nel corso degli anni, da 16 diversi medici specialisti che tentano di curare i suoi sintomi senza riuscire a identificare la causa della sua malattia. Dopo quasi tre anni di sofferenza e una spesa medica di 100.000 dollari, le viene diagnosticata una malattia rara, ma fortunatamente curabile, che colpisce solo 1 donna su 15.000 I suoi medici non ne avevano mai sentito parlare.
Le storie da incubo come quella di Carly sono più comuni di quanto si possa pensare: sono oltre 350 milioni le persone (circa l’8% della popolazione) che, in tutto il mondo, soffrono di una delle 7.000 malattie rare e difficili da diagnosticare.
Il problema è che nessun singolo individuo, anche un medico, può tenere traccia di migliaia di disturbi medici unici, con centinaia di nuove scoperte ogni anno. CrowdMed prova ad offrire una soluzione, grazie a una tecnologia, brevettata dopo 4 anni di sviluppo e perfezionamento, che aggrega e distilla l’intelligenza di gruppo specificamente per scopi di diagnostica medica. Il sistema funziona con un algoritmo che prova a stabilire le diagnosi più probabili in base alla loro popolarità, con un sistema simile a quelolo che regola il valore di un’azione in Borsa. In poco più di due settimane il sito, che è in versione Beta e solo in inglese, ha già risolto 20 casi difficili, basandosi sulla saggezza di 700 utenti.
Fonte: Il Mattino