Curavano pazienti morti: denunciati
Certificavano cure inesistenti a pazienti ricoverati in ospedale o
addirittura morti da tempo: 18 medici di base sono così finiti nel
mirino della Guardia di finanza di Padova. Le indagini erano partite
perché i medici richiedevano all’Asl il pagamento per prestazioni di assistenza domiciliare
che sarebbero invece dovute essere effettuate nell’arco della normale
attività di medico di famiglia. Tutti sono stati denunciati per truffa
al Ssn.
caso è scoppiato grazie alla collaborazione fornita agli investigatori
dalla Ulss 17 di Este-Monselice. Le irregolarità riguardavano il pagamento per prestazioni di assistenza domiciliare, a volte mai avvenuto perché i destinatari risultano addirittura deceduti.
Tali prestazioni avrebbero dovuto essere prestate nell’arco della
normale attività di medico di famiglia. E’ stato proprio su questi
particolari che le fiamme gialle hanno concentrato le loro attenzioni,
individuando numerose prestazioni dichiarate nei confronti di soggetti
risultati degenti presso ospedali o altri luoghi di cura o addirittura
deceduti.
I 18 professionisti finiti nella rete dei controlli sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Padova
in quanto, in qualità di pubblici ufficiali, si sarebbero resi
responsabili dei reati di truffa ai danni del Servizio sanitario
nazionale e di falso.