Da auto ‘blu’ ad auto un po’ più… verdi. Avviato il monitoraggio del ministero P.A.
Le auto ‘blu’ diventeranno un po’ più… verdi. Anche se per il momento restano divise in ‘blu-blu’, ‘blu’ e ‘grigie’. E’ stato avviato dal ministero della Pubblica amministrazione il monitoraggio degli autoveicoli pubblici a disposizione delle amministrazioni centrali, regionali e locali: la mole dei questionari compilati sta già riversandosi nei computer di palazzo Vidoni.
Intanto la direttiva del ministro Renato Brunetta ha chiesto di valutare la possibilità di ripensare e rivedere al ribasso le cilindrate delle auto a disposizione: un primo passo per ridurre, oltre i costi, anche l’inquinamento, quando Oltreoceano il presidente americano Barack Obama annuncia che entro il 2015 negli Usa i veicoli governativi saranno ‘verdi’: elettrici, ibridi o alimentati da carburanti ecologici.
In Italia, entro il 29 aprile, tutte le amministrazioni pubbliche inserite nell’elenco Istat – già chiamate a non effettuare “spese di ammontare superiore all’80% della spesa sostenuta nell’anno 2009 per l’acquisto, la manutenzione, il noleggio e l’esercizio di autovetture” – dovranno quindi consegnare debitamente compilati i questionari inviati dal ministero per la “rilevazione quantitativa di tutte le autovetture in dotazione alle amministrazioni”.
In particolare, le amministrazioni pubbliche dovranno aggiornare i dati relativi “al numero di auto utilizzate, assegnate in uso esclusivo e non esclusivo; al numero e alla qualifica degli assegnatari delle autovetture; al numero di auto di servizio a disposizione per le esigenze degli uffici; al costo complessivo delle autovetture e del servizio”.
Tutto questo distinguendo la ‘dotazione’ in auto ‘blu-blu’ “utilizzate dalle alte cariche dello Stato, delle magistrature e delle autorità indipendenti o assegnate agli organi di governo di regioni e amministrazioni locali e ai vertici istituzionali degli enti pubblici centrali e locali”; in auto ‘blu’ “di servizio”; e in auto ‘grigie’ “a disposizione degli uffici”.
Oltre che sul numero complessivo delle auto pubbliche, il monitoraggio ordinato dal ministro della Pubblica amministrazione Brunetta servirà a determinare “il numero delle auto entrate nella disponibilità dell’ente per le acquisizioni intervenute nel 2010; il numero e la tipologia degli assegnatari delle auto di rappresentanza, delle auto di servizio e delle auto a disposizione; le unità di personale adibito alla guida o impegnate nella gestione e nella custodia del parco auto; il costo annuale sostenuto nel 2010 per il personale; la percorrenza complessiva in chilometri e le spese di gestione delle autovetture”.
Da segnalare, inoltre, “l’eventuale adozione di misure di contenimento della spesa, di ottimizzazione dell’utilizzo del parco autovetture e di trasparenza anche nei confronti dei cittadini”. Proprio a tal proposito, da Palazzo Vidoni sono giunti ‘suggerimenti utili’ per raggiungere lo scopo dichiarato di un risparmio complessivo.
Si va dalla valutazione sull’opportunità di procedere alla dismissione del parco autovetture di proprietà alla riduzione del loro numero complessivo; dall’acquisto di autovetture a bassa emissione di agenti inquinanti, alla scelta dei veicoli prestando attenzione alla selezione dei modelli e soprattuto delle cilindrate, che vanno ridotte.
Tenendo in considerazione anche le possibilità di ricorrere a contratti di noleggio con o senza conducente o a convenzioni con società di taxi o di trasporto, senza scartare la ‘extrema ratio’ dell’utilizzo “condiviso con altre amministrazioni per percorsi in tutto o in parte coincidenti”.
La precedente rilevazione statistica è stata effettuata tra il maggio e il settembre del 2010, quando al quesito del ministero della P.a. rispose il 55% delle amministrazioni centrali, regionali e locali; percentuale che sale al 71% se si escludono i piccoli Comuni. Il parco auto risultava composto da circa 86.000 veicoli, di cui 5.000 ‘blu-blu’ di rappresentanza politico-istituzionale, 10.000 ‘blu’ di servizio con autista e 71.000 ‘grigie’ a disposizione degli uffici per attività operative, senza autista.
In particolare, nella pubblica amministrazione centrale, vale a dire in ministeri, agenzie, università, enti pubblici, il parco auto è di circa 3.000 vetture ‘blu-blu’, 5.500 ‘blu’ e 1.500 ‘grigie’; mentre nelle amministrazioni regionali e locali solo 2.000 sono ‘blu-blu’, 4.000 ‘blu’ e oltre 70.000 ‘grigie’. Si tratta di veicoli di proprietà nell’81% dei casi per le amministrazioni locali e nel 57% per le amministrazioni centrali.
Quanto poi alla spesa, i risultati del primo monitoraggio predisposto da palazzo Vidoni hanno messo in risalto che la spesa media annuale, onnicomprensiva anche di consumi, ammortamento, stazionamento e personale, è di 138.000 euro per ogni auto ‘blu-blu’, di 80.000 euro per ogni auto ‘blu’ e di 16.000 euro per ogni auto ‘grigia’. Per una spesa totale dell’intero parco autovetture pari a circa un miliardo di euro.