Da Domani partono i saldi estivi. La guida anti-truffa di NoiConsumatori
Da domani parte la stagione dei saldi estivi. Sono tanti gli italiani in fibrillazione, già presi dalla febbre dello shopping conveniente. Ma siamo sicuri che sia proprio conveniente? Dietro l’angolo si celano truffe e sconti-farsa che alcuni commercianti spacciano come affari di fine stagione. E’ opportuno dunque girare tra i negozi prima dell’inizio degli sconti per verificare che i prezzi, una volta iniziati i saldi, non vengano aumentati al fine di far pagare al cittadino, in realtà, il costo del cartellino originario.
E allora cosa devono fare i consumatori per evitare gli inganni? Ecco i consigli di NoiConsumatori.
Di cosa bisogna diffidare
“Per non subire truffe per prima cosa è importante fare un confronto tra la merce vista in vetrina e quella presente nello scaffale del negozio – spiega l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. Si potrebbero notare delle differenze tra gli articoli. Infatti ciò che viene presentato in vetrina deve attirare i compratori che ingenuamente sono sicuri di trovare lo stesso capo anche all’interno dell’esercizio commerciale. Ma non sempre è così, spesso è la qualità che differisce. Inoltre fate attenzione a tutti quei negozianti che non vi fanno provare i capi. E’ vero che la prova, soprattutto per un negozio di abbigliamento, è a discrezione del venditore, ma è anche vero che molti giocano su questo aspetto rifilandovi capi difettati o che magari non vi calzano a pennello come voi avevate invece immaginato sul manichino esposto in vetrina”.
Cosa fare in caso di truffa?
“Non vi è mai capitato di acquistare un articolo in saldo e poi scoprire che è difettato? – afferma Pisani -. Innanzitutto bisogna sempre e comunque conservare lo scontrino fiscale che funge da attestato, da prova dell’avvenuto acquisto. In secondo luogo, recatevi subito al negozio e chiedete un chiarimento al commerciante. Se quest’ultimo rifiuta di cambiarvi la merce oppure di rimborsarvi i soldi spesi, allora è necessario contattare la Polizia Municipale oppure potete chiedere tutela contattando la nostra associazione. NoiConsumatori affiancherà il consumatore truffato per ottenere il rimborso del denaro speso”.
“E’ bene tenere a mente che il negoziante è obbligato a cambiarvi la merce nel momento in cui questa è stata venduta difettata – il cittadino può fa valere il suo diritto di ottenere il rimborso o un cambio entro 60 giorni dalla scoperta del difetto- e non per eventuali ripensamenti su modelli e colori” – conclude Pisani.