Dal 1° Settembre parte una campagna promossa dall’Abi per fornire un finanziamento anche per le famiglie con condizioni economiche finanziarie. L’Accordo quadro Abi-Cei tende a favorire le famiglie numerose, o gravate da malattia o disabilità, che abbiano perso ogni forma di reddito e che abbiano un progetto per il reinserimento lavorativo o l’avvio di un’attività imprenditoriale. Il Fondo, istituito dalla stessa Cei, è pari a 30 milioni di euro, ma potrà anche estendersi raggiungendo i 180 milioni di euro. I finanziamenti garantiranno un prestito di un massimo di 6 mila euro ripartiti in 500 euro mensili che potranno diventare 12 mila qualora si ritenga opportuno farlo (attraverso successive modalità, che verranno spiegate in seguito). Il prestito andrà restituito a decorre dai 12 mesi dalla delibera e in un tempo massimo di 5 anni. A tale finanziamento è da applicare un tasso annuo effettivo globale (Taeg) non superiore al 50% del tasso effettivo globale medio (Tegm) sui prestiti personali, pubblicato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze ai sensi della legge 108/1996.
Le richieste che arriveranno passeranno per le Caritas diocesane o gli uffici indicati dal Vescovo locale. Esse saranno incaricate di effettuare una prima selezione, stabilendo chi è in possesso dei requisiti richiesti e chi invece no. Inoltre, esse garantiranno anche un processo di tutoraggio. Per visualizzare l’elenco completo degli Uffici diocesani e delle Banche aderenti è possibile andare sul sito www.abi.it a partire dal 1° settembre.